Pandanews

Il panda minacciato dai cambiamenti climatici

Non bastava la distruzione delle foreste, è in arrivo una “nuova” minaccia per il panda gigante, simbolo del WWF e delle specie animali a rischio: il cambiamento climatico. Lo dice una nuova ricerca cino-statunitense pubblicata su Biological Conservation.…

Non bastava la distruzione delle foreste, è in arrivo una “nuova” minaccia per il panda gigante, simbolo del WWF e delle specie animali a rischio: il cambiamento climatico. Lo dice una nuova ricerca cino-statunitense pubblicata su Biological Conservation. Utilizzando differenti modelli climatici, gli scienziati dell’Accademia Cinese delle Scienze e della Michigan State University hanno stimato che i panda potrebbero perdere la metà del loro habitat con un aumento di temperatura di 1,6  gradi. Secondo l’ultimo rapporto dell’IPCC (Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico), le temperature sono aumentate di 1,2 gradi nell’ultimo secolo, e rischiano di aumentare ulteriormente da 1 fino a 5 gradi entro il 2100.
Degrado dell’habitat e frammentazione delle aree frequentate abitualmente dai panda avrebbero come effetto anche la diminuzione della disponibilità alimentare. “I nostri risultati – sottolineano gli esperti a conclusione dello studio – suggeriscono la necessità di un cambiamento immediato nelle politiche di conservazione attuali, formulando piani di adattamento per la conservazione del panda gigante nell’ottica del clima che cambia”.
Il bambù rappresenta il 99% della dieta del panda, che ingurgita ogni giorno in media circa 20 kg di foglie e germogli di questa preziosa pianta. Secondo l’ultimo censimento (2004) realizzato dal WWF (che sta lavorando all’aggiornamento del report), sarebbero circa 1.600 i panda che sopravvivono allo stato naturale in parchi e riserve della Cina Sud-Occidentale: il 40% in meno rispetto al 1980. Il panda è il simbolo del WWF dal 1961, cioè dalla nascita dell’Associazione, da sempre impegnata a fianco del governo cinese nei programmi di conservazione, tutela e riproduzione in cattività di questo magnifico orso, adattatosi col tempo ad una dieta completamente vegetariana.
E proprio per coinvolgere e sensibilizzare il grande pubblico sul tema dei cambiamenti climatici, il WWF sta preparando la nona edizione di Earth Hour, l’Ora della Terra, che vedrà il prossimo 28 marzo spegnersi migliaia di monumenti e luoghi simbiolo del pianeta, Italia compresa, in una vera e propria maratona mondiale per quello che è considerato il più grande evento di mobilitazione planetaria contro il cambiamento climatico e per la sostenibilità.
 

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