La maggioranza ha scelto il clima: il Parlamento europeo ha votato in plenaria per una riduzione del 60% delle emissioni entro il 2030.
Il voto è passato grazie al sostegno della maggior parte dei membri di S&D, Renew, Greens/EFA e GUE/NGL. La maggior parte del gruppo del PPE di centro-destra, così come l’ECR e l’ID ha invece ignorato la portata della crisi climatica votando contro.
Plauso del WWF al Parlamento europeo, che ha preso una posizione molto più avanzata rispetto al taglio del 55% delle emissioni proposto dalla Commissione. Tuttavia, un obiettivo del 60% per il 2030 non è ancora in linea con ciò che ci chiede di fare la scienza per avere una possibilità di evitare i peggiori impatti provocati dal cambiamento climatico.
Il WWF e altre organizzazioni della società civile hanno chiesto una riduzione delle emissioni di almeno il 65% entro il 2030, e un obiettivo separato per la rimozione del carbonio attraverso l’assorbimento da parte del suolo e delle foreste.
Mariagrazia Midulla, responsabile Clima ed Energia del WWF Italia, ha commentato: “Gli eurodeputati hanno dimostrato che per imboccare la strada del futuro occorrono coraggio e obiettivi sfidanti, dando un contributo a indirizzare il confronto. Peraltro, la proposta della Commissione era ancora poco ambiziosa e la parte sul taglio delle “emissioni nette” non era chiara ed esponeva a molte scappatoie. Un coraggio che va dimostrato anche dagli Stati, nella consapevolezza che oggi resistere alla transizione, invece di accelerarla, vuol dire perdere posizioni e occasioni economiche e sociali per il futuro. Per l’Italia questa è una vera e propria occasione irripetibile: se riusciremo ad attuare uno sviluppo coerente, innovativo e soprattutto in linea con gli obiettivi climatici, entro il 2030 non avremo solo una forte riduzione delle emissioni di CO2, ma anche un aumento del 30% del PIL e, soprattutto, un aumento del benessere di tutti, perché l’economia decarbonizzata porta moltissimi co-benefici, come ha dimostrato anche il Report Ossigeno per la crescita”.
Anche il Parlamento europeo ha votato a favore del raggiungimento della neutralità climatica di ogni singolo Stato membro entro il 2050.
Gli eurodeputati voteranno questa mattina su altri aspetti della legge UE sul clima, come un organo consultivo scientifico (il ‘Consiglio europeo sul cambiamento climatico’) per esaminare le politiche dell’UE, una maggiore coerenza tra i flussi finanziari e le politiche dell’UE e l’obiettivo della neutralità climatica, e il raggiungimento dell’UE di emissioni negative entro il 2051. La posizione finale del Parlamento sarà confermata nella votazione di mercoledì e i risultati saranno annunciati giovedì mattina.
L’incontro fra i leader dell’UE per discutere le questioni legate al cambiamento climatico è previsto per 15-16 ottobre (settimana prossima) e la decisione finale sarà presta al Consiglio di dicembre.