Il seminario all’Oasi di Orbetello il 25 e 26 maggio
Dopo il grande successo del primo convegno nazionale organizzato nel 2019, la rete di gestori delle aree naturali private si è ritrovata il 25 e 26 maggio al Casale della Giannella nell’Oasi WWF Laguna di Orbetello, per promuovere buone pratiche, condividere esperienze e affrontare problematiche comuni in futuro.
Gli interventi sono stati finalizzati a promuovere le attività di conservazione dei terreni privati (PLC- private land conservation), sostenere i proprietari che gestiscono la natura protetta nell’Unione Europea, migliorare gli incentivi e i finanziamenti per i PLC, promuovere l’impegno dei cittadini nel sostenere i PLC, incrementare le relazioni tra le organizzazioni e i proprietari impegnati nella gestione con l’obiettivo di favorire una governance in Italia ed Europa.
Incontri come questi sono fondamentali per capire come affrontare insieme le sfide di conservare al meglio il capitale naturale all’interno di aree private, valorizzando proprio grazie a questo anche le altre attività sociali e produttive dell’area, dall’accoglienza turistica alla produzione di cibo di qualità, da attività educative innovative all’utilizzo responsabile delle risorse naturali
Francesco Marcone, project manager WWF Italia
La strategia sulla biodiversità per il 2030
Con la pubblicazione della Strategia sulla Biodiversità per il 2030 “Riportare la natura nelle nostre vite”, la Commissione Europea propone di incrementare e ampliare la rete di aree protette e sviluppare un ambizioso piano di ripristino degli ambienti naturali. Gli obiettivi della strategia per la biodiversità includono la protezione e la connessione del 30% del territorio dell’Unione Europea, all’interno del quale il 10% dovrebbe essere rigorosamente protetto. Questi obiettivi possono essere realizzati solo con il sostegno dei proprietari terrieri privati (ONG e individui).
In questo contesto si inserisce il progetto LIFE ENPLC per sostenere le esigenze dei proprietari nel gestire la tutela della natura e del patrimonio storico e culturale che conservano e per definire una governance comune che tuteli le aree di conservazione private in Europa.
L’European Networks for Private Land Conservation (ENPLC) è un progetto finanziato dal Programma dell’Unione Europea per l’Ambiente e l’Azione per il Clima (LIFE).Il progetto, della durata di 4 anni, riunisce 18 organizzazioni di 11 paesi europei – Belgio, Repubblica Ceca, Estonia, Francia, Germania, Italia, Lettonia, Portogallo, Romania, Spagna e Paesi Bassi.
“Obiettivo principale è favorire e incrementare gli strumenti di tutela e conservazione dei terreni privati, perché troppo spesso l’attenzione dell’opinione pubblica è rivolta a parchi e riserve pubbliche”, dichiara Stefano Picchi, tra gli ideatori dell’iniziativa.
Migliorare la condivisione di esperienze dei proprietari (ONG e singoli individui) per affrontare problematiche comuni in futuro, buone pratiche che saranno raccolte e diffuse in Europa per replicarle con successo. Incentivare finanziamenti per la gestione dei terreni privati e promuovere e sensibilizzare il grande pubblico. Sviluppare infine una governance a livello Europeo che tuteli i terreni privati di conservazione.