Pandanews

Il vero lusso in cucina è il rispetto per l'ambiente

Uno speciale show cooking con la chef stellata Antonia Klugmann dove mondo dell'ambientalismo e alta cucina si incontrano per lanciare un messaggio importante

La chef Antonia Klugmann al fianco del WWF con uno speciale show cooking

La nuova provocazione del WWF #IlPandaSiamoNoi, lanciata in occasione della Giornata mondiale dell’Alimentazione per far riflettere l’opinione pubblica sull’impatto delle azioni quotidiane anche sulla nostra stessa salute, entra oggi nel vivo con la campagna Sustainable Future, che ha un primo focus sul ruolo dei sistemi alimentari e sulle nostre scelte a tavola per la salvaguardia del Pianeta.

In cucina troviamo la bellezza nella sostenibilità

Al fianco del WWF in questo lancio torna una figura di spicco della cucina italiana, la chef Antonia Klugmann, protagonista di uno show cooking sui generis raccontato in un nuovo video.

L’alta cucina incontra la sostenibilità, Antonia Klugmann insieme al WWF

Per la prima volta, infatti, alta cucina e mondo dell’ambientalismo sono fianco a fianco non solo per mostrare la realizzazione di tre ricette che applicano i criteri di sostenibilità, ma soprattutto per responsabilizzare l’intero settore dell’ristorazione, che influenza tutti gli aspetti della filiera, con un messaggio importante: il vero “lusso” in cucina è il rispetto per l’ambiente e la bellezza si trova nella sostenibilità.

Per il WWF gli chef del calibro di Antonia Klugmann possono essere un modello da imitare: se dalle loro cucine inizia un percorso di minor peso sull’ambiente, forse queste scelte diventeranno comuni nel settore e saranno d’esempio anche per le persone nelle proprie case. 

Il secolo che stiamo vivendo è caratterizzato da due delle più grandi crisi globali che l’uomo abbia mai affrontato: il cambiamento climatico e la perdita di biodiversità su cui pochi sanno che l’intera filiera del cibo ha enormi responsabilità: causa il 37% delle emissioni serra globali ed è la prima causa di perdita di biodiversità, anche in Italia. L’80% della perdita di biodiversità globale è imputabile, infatti, a come produciamo e consumiamo il cibo. Possiamo iniziare a fare la nostra parte prima di tutto modificando il concetto di lusso, anche in cucina, dove non ha più senso continuare ad impiegare specie animali e vegetali sovrasfruttate o in estinzione o ingredienti prodotti danneggiando l’ambiente e le sue risorse e inaugurare un nuovo concetto di bellezza, guidata da qualità delle materie prime e attenzione alla loro origine.

La chef Antonia Klugmann, con il supporto scientifico della responsabile sostenibilità del WWF Italia Eva Alessi, ha preparato 3 piatti che mostrano la relazione fra materie prime e ambiente.

Il pane piatto di mais bianco ci permette di riscoprire tradizioni antichissime che arrivano dal Sudamerica grazie ad una varietà di mais dimenticata ma dalle molte proprietà, riuscendo ad utilizzarne tutte le sue parti (purea, polenta e ritagli) si rispetta alla perfezione la regola 0 sprechi in cucina.

Pane piatto di mais bianco

La ricetta dei ravioli verdi di bieta insegna avalorizzare ingredienti economici, semplici, locali e provenienti da coltivazioni biologiche in aggiunta ad erbe aromatiche spontanee, dando indicazioni su come la loro raccolta vada fatta con attenzione e conoscenza, rispettando le piante stesse (spesso sono protette) e il territorio in cui crescono.

Ravioli verdi di bieta

Nella preparazione degli spaghetti spezzati al latte, invece, tradizione e innovazione si uniscono alla scoperta di nuovi modi di elaborare ingredienti di base della nostra cucina (il latte proveniente da allevamenti estensivi molto diffusi in passato e oggi soppiantati da allevamenti intensivi), con originalità e senza impiegare troppe risorse energetiche. Durante lo show cooking il WWF ha spiegato l’importanza del rispetto del benessere animale, dell’attenzione all’origine delle materie prime.

Spaghetti spezzati al latte

“Sul Pianeta sono state descritte oltre 2 milioni di specie. Coltiviamo circa 100 piante, di cui solo 4, mais, patata, grano e riso, ci forniscono il 60% delle calorie. Questa enorme omogeneizzazione agroindustriale è molto pericolosa perché mette a rischio la sicurezza alimentare e l’adattamento al cambiamento climatico. L’ingrediente perfetto è quello coltivato a livello locale, nella stagione giusta, che evita l’uso di pesticidi e fertilizzanti chimici, e quantità eccessive di acqua o di energia.  Stesso discorso per gli alimenti di origine animali – carne, latticini, uova – le cui quantità vanno ridotte e privilegiati i prodotti derivanti da allevamenti biologici o estensivi”, afferma Eva Alessi, Responsabile sostenibilità del WWF Italia.  

“Credo che l’alta cucina, occupandosi di lusso ma anche di qualcosa di essenziale come il cibo, abbia una responsabilità etica molto forte: da un lato di aiutare le persone a riconoscere la bellezza negli ingredienti più comuni e dall’altra quella di studiare i modi migliori per valorizzarli senza sprechi. Il cuoco può studiare tecniche per non sprecare la materia prima, valorizzarla al massimo e costruire qualcosa che non esiste con degli ingredienti che tutti hanno a disposizione, soprattutto in un Paese come il nostro in cui la biodiversità e la cultura regionale ci consentono di avere a che fare con un bacino di gusti, tradizioni e saperi infinito. Per me il concetto di bellezza e di lusso devono coincidere con l’etica: la bellezza è rispetto per l’ambiente”, aggiunge Antonia Klugmann, chef stellata dell’Argine a Vencò.

C’è una dieta che fa bene a te e al Pianeta

In questa occasione il WWF si rivolge anche ai singoli consumatori e pubblica la sua prima Guida di sopravvivenza per un futuro sostenibile: “C’è una dieta che fa bene a te e al Pianeta”, dedicata a tutti coloro che vogliono rendere la propria alimentazione più sostenibile.

  • C'è una dieta che fa bene a te e al Pianeta
    C'è una dieta che fa bene a te e al Pianeta

    Scarica qui la prima guida di sopravvivenza per un futuro sostenibile dedicata al cibo

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