Gaia, la giovane aquila reale nata nel maggio 2017 a Frasassi e liberata dal WWF Italia a settembre dello stesso anno dopo essere sopravvissuta alle fucilate di un bracconiere, ha percorso oltre 1.000 km in 14 mesi. Negli ultimi tempi frequenta sopratutto il Parco Nazionale delle foreste Casentinesi. Più di mille chilometri percorsi nel primo anno di monitoraggio, di cui circa un terzo (335) di montagne appenniniche, dal Monte Velino all’Abetone. Ha volato ad oltre 7.450 m. di altezza, lo dicono i dati raccolti dal satellite: il rapace è infatti dotato di trasmettitore.
La storia di Gaia. Il giovane rapace era nato nel parco a maggio 2017 e, involatasi a fine luglio, è stato poi recuperato in gravi condizioni dai volontari dall’Enpa, curato dalla clinica veterinaria S. Anna di Fabriano, poi alimentato e controllato per un mese nelle voliere del Centro Recupero rapaci del Parco Gola Rossa di Frasassi, gestito dal WWF.
L’aquila è stata liberata con alcuni pallini di piombo nel cranio e nel collo, che non è stato possibile estrarre senza provocare danni neurologici all’animale ed è stata dotata di radio satellitare fornita dal WWF, per poterne monitorare gli spostamenti e seguirla.
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Continua intanto l’impegno sul campo del WWF in favore dei rapaci minacciati con il progetto LIFE ConRaSi che in Sicilia ha messo in sicurezza tutti i siti riproduttivi di aquila del Bonelli e capovaccaio e di molti di quelli di falco lanario predati da bracconieri dediti al traffico illegale dei giovani nati e di uova.