Doria e Ricotta, questi i nomi scelti dai volontari, sono tornate in libertà: le due tartarughe marine sono state liberate questa mattina a Lampedusa, in località Cala Maluk, tra decine di turisti interessatissimi al fuoriprigramma.
La prima era stata stata consegnata con un amo in gola alla biologa responsabile del Centro, Daniela Freggi, dal pescatore Filippo Solina, un “fedelissimo” del Centro Recupero Tartarughe marine di Lampedusa: in 15 anni di assidua collabrazione, ha consegnato circa 600 tartarughe, tra cui, lo scorso anno, una gigantesca tartaruga liuto. L’altra, era finita in una rete e, se non avesse ricevuto le necessarie attenzioni, sarebbe sicuramente morta per asfissia.
“La collaborazione dei pescatori è fondamentale, senza il loro impegno non riusciremmo a intervenire con questa continuità su questi rettili marini minacciati da ami, lenze vaganti, reti e collisioni con imbarcazioni – ha detto Daniela Freggi. Così come sarebbe impossibile raggiungere questi risultati senza l’impegno dei volontari, ragazzi e ragazze che ogni estate decidono di passare a Lampedusa una vacanza di mare, sole.. e impegno quotidiano. Il lavoro al centro è sempre tantissimo”.
Il centro ospita 12 vasche per la stabulazione delle tartarughe in convalescenza,una attrezzatissima sala operatoria e aree per la didattica: in questi anni sono passate di qui cuirca 4.500 tartarughe marine.
Il WWF a Lampedusa libera due tartarughe marine
Doria e Ricotta, questi i nomi scelti dai volontari, sono tornate in libertà: le due tartarughe marine sono state liberate questa mattina a Lampedusa, in località Cala Maluk, tra decine di turisti interessatissimi al fuoriprigramma. La prima era…