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Il WWF chiede chiarezza sullo scempio in Val Rosandra

Il WWF Friuli Venezia Giulia chiede chiarezza e vuol sapere di chi sono le responsabilità dello scempio compiuto in Val Rosandra ad opera della protezione civile Regionale. La pulizia degli alvei, fatta lo scorso 24 marzo nell’ambito della…

Il WWF Friuli Venezia Giulia chiede chiarezza e vuol sapere di chi sono le responsabilità dello scempio compiuto in Val Rosandra ad opera della protezione civile Regionale.
La pulizia degli alvei, fatta lo scorso 24 marzo nell’ambito della manifestazione “Puliamo il mondo – Clean un the world” è stato un vero massacro di tutta la vegetazione ripariale, lungo l’argine del torrente Rosandra.
L’intervento è stato fatto durante il periodo riproduttivo per l’avifauna e gli anfibi, sono stati abbattuti tutti gli alberi più grandi ed è stato compromesso l’habitat della “foresta a galleria” che garantiva l’ombra e la giusta ossigenazione delle specie che la abitano, tra gli uccelli presenti nell’area, il picchio rosso maggiore, il picchio verde, la ballerina bianca e gialla, il merlo acquaiolo, distrutto anche il sito di riproduzione della Rana ridibunda.
La pulizia esta su aree così vaste ha danneggiato anche torrente, mettendo a rischio anche le zone alla prossimità dei centri abitati. E’ preferibile, infatti, che in aree aperte e prive di rischi, l’acqua sia rallentata da vegetazione o altri ostacoli così da costituire naturali casse di espansione che favoriscono anche l’infiltrazione in falda.
In considerazione di tutto ciò il WWF vuole delle chiarezze:

– se esistano reali pericoli di esondazione del torrente Rosandra e cos’abbia motivato l’”urgenza” dell’intervento eseguito

– perché sia stato scelto proprio questo periodo per l’intervento di “pulizia”

– perché non sia stata svolta la valutazione di incidenza, prescritta dalle norme europee, sull’intervento nel SIC/ZPS

– i nomi di tutti i responsabili, della pianificazione e dell’esecuzione dell’intervento

Il WWF chiede inoltre che venga annullata l’ulteriore fase dei lavori, prevista per la metà di aprile.

Il WWF  Friuli Venezia Giulia aderisce  alla manifestazione di protesta, promossa spontaneamente da un gruppo di cittadini, che avrà luogo domenica 1 aprile, alle ore 12, con ritrovo al ponte di legno sul torrente Rosandra.

“E’ inaccettabile – conclude il WWF – che la “bertolasite” abbia contagiato anche i vertici della Protezione Civile regionale del Friuli Venezia Giulia, mettendo gli incolpevoli e preziosi volontari nelle condizioni di provocare gravi danni ad un ambiente naturale di valenza europea. E’ quindi necessario ed urgente che si chiariscano le responsabilità per quanto accaduto e, in attesa di ciò, si eviti di dare il colpo di grazia ad un ambiente unico e fragile, qual è l’area ripariale del torrente Rosandra.”

Guarda il video di denuncia Rosandra protezione civile marzo 2012

Video:

il TG Rai regionale delle 14 del 1 Aprile

il TG Rai regionale delle 19:30 del 1 Aprile

l’intervista su ADN Channel al presidente del WWF FVG Roberto Pizzutti del 5 Aprile

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