Dietro ai nostri piatti si nasconde un’enorme spreco nascosto: quello dell’acqua. Un rapporto del WWF lanciato in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua – 22 marzo – mostra per la prima volta quanta acqua è nascosta nel cibo. A rischio sono non solo le nostre falde acquifere ma anche le risorse idriche di angoli remoti del pianeta potenzialmente a rischio siccità: siamo infatti il terzo Paese importatore al mondo di acqua ‘virtuale’ o nascosta nei cibi ‘stranieri’, con 62 miliardi di m3 l’anno.
Il rapporto WWF “L’impronta idrica dell’Italia”, realizzato da Marta Antonelli e Francesca Greco del King’s College London, si inserisce all’interno della roadmap WWF di avvicinamento ad EXPO Milano 2015, che vedrà l’associazione impegnata – in qualità di “Civil Society Participant”- in una serie di iniziative per portare il tema dell’alimentazione sostenibile all’attenzione di istituzioni, imprese e cittadini coinvolti nell’evento, nell’ambito del programma WWF One planet food. Il report distingue due componenti: l’impronta idrica della produzione e quella del consumo