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In Puglia un numero verde contro i reati del mare

Il 15 settembre scorso è terminato il servizio del Numero Verde contro i reati del mare e in generale sul demanio marittimo della Regione Puglia affidato al WWF tramite WWF Oasi, che ha permesso ai cittadini di segnalare le emergenze ambientali…

Il 15 settembre scorso è terminato il servizio del Numero Verde contro i reati del mare e in generale sul demanio marittimo della Regione Puglia affidato al WWF tramite WWF Oasi, che ha permesso ai cittadini di segnalare le emergenze ambientali riscontrate sul territorio lungo tutto il litorale pugliese, inviando anche foto e video.
Martedì 18 settembre a Bari si è svolta la conferenza stampa di fine progetto e di presentazione dei risultati, con la partecipazione dell’Assessore al Demanio e Bilancio Raffaele Piemontese, il Dirigente delle risorse finanziarie e strumentali Giovanni Vitofrancesco, il Comandante della Capitaneria di Porto Alessandro Cortesi, Simona Bardi del WWF Oasi, Nicolò Carnimeo delegato WWF Puglia e Pasquale Salvemini coordinatore del progetto.  
 
Nei tre mesi di attività, il progetto è partito il 15 giugno scorso, le segnalazioni raccolte sono state 415 da tutto il litorale pugliese, e riguardanti principalmente rifiuti abbandonati sulle spiagge, accessi negati alle stesse, natanti sotto costa, ingresso di cani sulla spiaggia, recupero animali, ecc. 
Le segnalazioni più numerose sono pervenute dalla Provincia di Bari (87), a seguire da Barletta – Andria e Trani (71), Taranto (60), Foggia (67), Lecce (65), e infine Brindisi (61). 4 segnalazioni sono pervenute da fuori regione, a testimoniare l’esigenza di estendere questo servizio anche alle altre regioni costiere. Una volta verificate dagli operatori del WWF, le segnalazioni sono state trasferite agli organi di Polizia preposti per un intervento rapido ed efficace.
Gli ottimi risultati del progetto testimoniano chiaramente che è possibile intervenire concretamente attivando un circolo virtuoso fra i cittadini le Associazioni ambientaliste e le autorità proposte alla vigilanza e che i cittadini, una volta muniti di strumenti idonei, possono essere loro stessi custodi del proprio territorio.
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