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In salvo una femmina di rinoceronte di Sumatra

Il governo dell’Indonesia e il Sumatran Rhino Rescue, un’alleanza rivoluzionaria fra importanti organizzazioni internazionali per la conservazione del rinoceronte di Sumatra, hanno recuperato e trasferito un rinoceronte femmina che si trovava in grave pericolo, ma in buona salute,…

Il governo dell’Indonesia e il Sumatran Rhino Rescue, un’alleanza rivoluzionaria fra importanti organizzazioni internazionali per la conservazione del rinoceronte di Sumatra, hanno recuperato e trasferito un rinoceronte femmina che si trovava in grave pericolo, ma in buona salute, in una struttura sicura a Kalimantan, grazie al sostegno di alcuni partner tra cui il WWF. L’operazione di salvataggio è la prima grande attività di un ampio programma che mira a salvare la specie dall’estinzione imminente attraverso la riproduzione in aree controllate, portando così le popolazioni di rinoceronti di Sumatra a numeri che consentano agli esperti di poterli in futuro reinserire in natura.
La femmina di rinoceronte è stata trasportata su camion dal sito di di West Kutai a una struttura di ospitalità temporanea a Hutan Lindung Kelian Lestari (nella foresta protetta di Kelian Lestari) nella provincia orientale di Kalimantan, in Indonesia.

Il rinoceronte di Sumatra è uno dei grandi mammiferi più a rischio del Pianeta. Con meno di 80 individui rimasti al mondo, questa specie sta affrontando davvero un momento difficile. Dopo decenni di bracconaggio per il prezioso corno e perdita di habitat, la più grande minaccia per le specie è oggi la frammentazione dei territori e le distanze che separano le loro piccole popolazioni. Molti rinoceronti di Sumatra in età riproduttiva sono incapaci di trovare il partner e rischiano l’infertilità come risultato dell’ isolamento prolungato. Nelle loro attuali aree dislocate in due vaste isole indonesiane, la speranza per la loro sopravvivenza dipende dalla capacità delle organizzazioni di conservazione di individuarli e trasferirli in sicurezza in strutture specializzate progettate per la loro cura.
Wiratno, del ministero indonesiano delle Foreste e dell’Ambiente, ha dichiarato: “Quest’ azione di trasferimento è un primo passo essenziale verso uno sforzo più ampio per salvare il rinoceronte di Sumatra, che ora si trova in una situazione davvero critica. Il governo indonesiano è pienamente impegnato, non solo per aiutare lo sforzo di riproduzione in cattività ora in corso, ma per salvaguardare l’habitat naturale del rinoceronte di Sumatra, con la speranza di reintrodurre in natura una popolazione vitale di questa specie”.
Jon Paul Rodríguez, Presidente della Commissione per la Sopravvivenza delle specie della IUCN, dichiara che: “La dedizione del governo indonesiano alla realizzazione di questo progetto, combinata allo spirito di collaborazione dei partner, ci permettono di affermare che abbiamo gli strumenti adatti per portare avanti questo progetto con successo. Una pianificazione attenta e paziente è stata fondamentale nel recuperare e mettere in sicurezza il rinoceronte, fattori che continueranno a dimostrarsi fondamentali nei prossimi mesi”.
Un team di esperti guidati dal WWF, che è tra i fondatori del Sumatran Rhino Rescue, ha supportato il governo indonesiano nelle operazioni di ricerca e recupero a Kalimantan, lavorando per garantire che il rinoceronte superasse bene il processo di cattura e trasferimento.
Rizal Malik, CEO di WWF-Indonesia, ha dichiarato: “La strada da percorrere è ancora lunga, ma oggi il futuro del rinoceronte di Sumatra sembra più luminoso. Questa specie è parte integrante del nostro patrimonio naturale e culturale, ecco perché sosteniamo il governo indonesiano nel realizzare quest’azione di conservazione prima che sia troppo tardi. La femmina di rinoceronte salvata pochi giorni fa era in grave pericolo a causa della distruzione dell’habitat. La cattura e il “trasloco” sono sempre operazioni rischiose, anche se condotte da personale esperto, ma in circostanze così difficili è l’unica strada percorribile per salvarli dall’estinzione. I rischi per la salute dell’animale non sono finiti, ma con il suo arrivo al santuario siamo cautamente ottimisti e il nostro team dedicato continuerà ad assisterla 24 ore su 24 nei prossimi mesi mentre gradualmente si abituerà alla sua nuova casa”.

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