Grazie ai finanziamenti raccolti da Mediafriends a seguito dell’alluvione dell’ottobre 2011 ora Mediafrends, con il supporto del WWF Italia e la collaborazione del Comune di Vernazza e del Parco Nazionale delle Cinque terre e l’apporto tecnico del WWF Ricerche e Progetti srl, sono in grado di avviare i lavori per il ripristino dei due chilometri di pavimentazione e muretti a secco del sentiero che collega il borgo marittimo di Vernazza con il Santuario della Madonna di Reggio, lungo il suggestivo Sentiero Azzurro del Parco Nazionale delle Cinque Terre.
Tecnicamente si tratta di mettere in sicurezza il percorso e ripristinare le condizioni di fruibilità della viabilità pedonale riconnettendo il sentiero con quello di crinale e contribuendo così al ripristino della sentieristica locale legata ai santuari ed in particolare al culto mariano.
Il progetto verrà affiancato da Cantieri Scuola e Lavoro per consentire la formazione di manodopera locale qualificata per la tutela del territorio.
Alla inaugurazione erano presenti Massimo Ciampa Segretario Generale Mediafriends, Gaetano Benedetto Direttore Politiche ambientali WWF Italia, Vincenzo Resasco Sindaco di Vernazza, Vittorio Alessandro Presidente del Parco Cinque Terre, Simona Bardi Presidente WWF Ricerche e Progetti.
“Era da diverso tempo che volevamo intervenire sul sentiero n. 8 Vernazza Reggio una antica mulattiera che collega l’abitato di Vernazza con il Santuario di N.S. Di Reggio. La mancanza di risorse ce lo aveva sempre impedito. I gravi danni poi causati dell’alluvione del 25 ottobre 2011 lo avevano reso impercorribile. Ora finalmente grazie alla solidarietà del WWF Italia, di Mediafriend e del Parco Nazionale delle Cinque Terre siamo in grado di iniziare i lavori e riportare all’antico splendore questa antica via. La valenza storico ambientale è acclarata ma il recupero è anche importante dal punto di vista affettivo per gli abitanti di Vernazza. È infatti tradizione, radicata nel tempo, che la popolazione credente e laica percorra questo sentiero per recarsi in pellegrinaggio a venerare la Madonna di Reggio protettrice dei naviganti e di Vernazza in diversi periodi dell’anno. Il lunedì di Pasqua, la seconda domenica di Maggio e la prima domenica di Luglio il paese si svuota ed intere famiglie raggiungono il Santuario dove, dopo le celebrazioni religiose, sul piazzale si consumano i cibi della tradizione locale tra cui non mancano a “cimma”,” a turta de risu “, e si degusta il vero “sciacchetrà”. Grazie quindi a nome dell’amministrazione comunale e della popolazione di Vernazza” ha dichiarato il Sindaco Vincenzo Resasco
L’alluvione dell’ottobre 2011 aggravata dai cambiamenti climatici, dall’abbandono delle coltivazioni, dalla pesante e sconsiderata cementificazione, dalla scarsa manutenzione idraulica dei corsi d’acqua secondari e degli affluenti dei fiumi Vara e Magra ha provocato 10 vittime, 1183 persone sfollate, il 43% delle strade provinciali dichiarate impercorribili, danni economici ingentissimi.
Grazie alla generosità di tanti cittadini che hanno voluto contribuire alla ricostruzione ora è possibile iniziare i lavori che hanno l’obiettivo di incidere anche sulle cause dell’alluvione, che derivano da un effetto combinato del riscaldamento globale e delle modificazioni dell’uso del suolo in tempi recenti in relazione a: abbandono delle coltivazioni, cementificazione (tombatura dei canali ed edificazione) e non corretta manutenzione idraulica, anche se occorre sottolineare che l’evento calamitoso è stato di natura eccezionale.
Gli interventi dovranno mantenere e recuperare il paesaggio e la sentieristica dell’ambito territoriale delle Cinque Terre e promuovere attività di formazione in coerenza con le finalità istitutive del Parco, per creare occupazione giovanile, a valle di una formazione mirata.
La collaborazione con il Parco Nazionale delle Cinque Terre è importante per garantire la futura gestione degli interventi e permetterà di inserirli in una rete già esistente valorizzandoli in sinergia con il contesto.
Il progetto prevede che in sede di cantiere sia attivato un Cantiere Scuola per la formazione dei giovani locali sulle tecniche per la realizzazione dei muretti a secco dove saranno coinvolte persone non occupate distribuite nelle tre fasce di età sotto i 25 anni, tra i 25 e i 29 anni, ed oltre i 30 anni. I lavori saranno concomitanti con interventi di ripristino affidati a ditte specializzate che interverranno nelle aree di maggior rischio per la realizzazione di interventi a più alta professionalità.