Jovanotti e WWF uniti da una sfida importante per la Natura e per la salute: la lotta all’inquinamento da plastica.
È stata annunciata oggi in conferenza stampa la sinergia tra il JovaBeachParty della prossima estate 2019 e il WWF PlasticFree Tour, uniti per sensibilizzare l’opinione pubblica e offrire soluzioni tangibili su una delle principali emergenze ambientali che sta mettendo a rischio molte specie animali, spesso in pericolo di estinzione, e contaminando le catene alimentari.
Nell’Estate 2019 Jovanotti e il WWF Italia lavoreranno insieme, come annunciato oggi dalla Presidente del WWF Italia, Donatella Bianchi e Lorenzo Cherubini (in arte Jovanotti), in occasione della nuovissima iniziativa che vedrà protagoniste alcune tra le più grandi spiagge italiane.
Si tratta di una grande occasione per il WWF che, viste le enormi proporzioni dell’emergenza plastica, sta avviando un’azione globale per far sì che entro il 2030 nessun rifiuto plastico venga disperso più in natura. Nel Mediterraneo, uno dei mari più inquinati da plastica, l’affiancamento al JovaBeachParty aiuterà anche a lanciare la campagna pluriennale nel Mare Nostrum che punta ad attivare comunità costiere, cittadini e turisti verso scelte e comportamenti più sostenibili. La sfida è talmente alta che necessita di soluzioni collettive e di un salto di qualità che permetta di raggiungere il maggior numero possibile di persone sensibilizzandole sugli effetti dell’inquinamento da plastica per l’ambiente e coinvolgendole in una battaglia che è innanzitutto “culturale”.
“L’inquinamento da plastica non è più socialmente, ambientalmente, economicamente e politicamente accettabile”. Ha dichiarato la presidente del Wwf Italia Donatella Bianchi che aggiunge: “C’è bisogno di una vera e propria scossa per stimolare un cambiamento radicale nel nostro stile di vita. Stiamo spingendo i governi a cambiare normative per eliminare la plastica mono-uso, stiamo stimolando le industrie verso scelte innovative nelle filiere produttive per renderle meno impattanti. Ma senza una scelta etica e consapevole di ciascuno di noi che parta anche dai piccoli gesti, la rivoluzione per una Natura plastic-free sarà impossibile. Per questo siamo certi che grazie alla potenza del messaggio lanciato da un grande artista come Jovanotti, potremo ottenere una grande mobilitazione contro la plastica in Natura. Questa sinergia rispecchia perfettamente il nostro motto: “together possible”.
In occasione della conferenza il WWF ha presentato una clip video #plasticfree sull’emergenza plastica per l’ambiente che verrà promossa sui canali social dell’Associazione.
Per il WWF, che nello scorso anno nell’ambito della Campagna GenerAzioneMare ha ripulito nel suo Tour Spiagge #PlasticFree oltre 20 chilometri di spiagge dalla plastica mobilitando oltre 1000 volontari in 41 appuntamenti, si tratta di una grande occasione contro un nemico che, anno dopo anno, sta soffocando l’ambiente e i nostri mari. La maggior parte dei rifiuti recuperati sulle spiagge dai volontari del WWF era rappresentato da plastica usa e getta: al primo posto i bastoncini cotonati e poi buste di plastica, bottiglie e tappi, imballaggi, polistirolo, retine degli allevamenti di mitili, siringhe, resti di boe. Secondo le stime più recenti oggi negli oceani del Pianeta sono presenti oltre 150 milioni di tonnellate di plastica. Sono ormai oltre 600.000 le firme raccolte dalla petizione del WWF Italia su change.org con 4 richieste tra cui l’introduzione di una cauzione sugli imballaggi di plastica monouso.
Senza un rapido ed efficace cambio di paradigma entro il 2025 negli oceani della Terra conteremo 1 tonnellata di plastica ogni 3 tonnellate di pesce e entro il 2050 ci sarà, in peso, più plastica che pesce. Nel 2018, l’UNEP (Programma Ambiente delle Nazioni Unite) ha inserito il problema della plastica negli oceani tra le 6 emergenze ambientali più gravi (insieme ad altre come i cambiamenti climatici, l’acidificazione degli oceani e la perdita di biodiversità). La plastica rappresenta il 95% dei rifiuti in mare aperto, sui fondali e sulle spiagge del Mediterraneo. Nel Mare Nostrum 134 specie tra pesci, uccelli, tartarughe e mammiferi marini, sono vittime dell’ingestione di plastica.