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La Camera vota la fiducia al decreto clima

Mentre si sta svolgendo la COP 25 sui cambiamenti climatici di Madrid, con  il decreto clima si possono iniziare a mettere i primi semi di cambiamento nelle politiche italiane, che devono fiorire al più presto se si vuole…

Mentre si sta svolgendo la COP 25 sui cambiamenti climatici di Madrid, con  il decreto clima si possono iniziare a mettere i primi semi di cambiamento nelle politiche italiane, che devono fiorire al più presto se si vuole che il nostro Paese si avvii decisamente verso la quarta rivoluzione industriale con politiche e interventi all’altezza dell’emergenza in atto e sostenibili dal punto di vista sociale e ambientale.
Il WWF commenta così il voto di fiducia a Montecitorio sul decreto clima, in attesa dell’approvazione definitiva del decreto a Montecitorio e ribadisce la necessità che, comunque, l’Italia si doti al più presto di un provvedimento più organico, di una legge quadro sul clima.   

Sui contenuti specifici del c.d Decreto Clima, il WWF osserva, in particolare:

  • Bene la trasformazione, prevista nel decreto, del CIPE in CIPESS, Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica e lo Sviluppo Sostenibile, a patto che divenga una vera cabina di regia della trasformazione. Inoltre  il Governo, dopo quanto detto nella Nota di Aggiornamento al DEF, deve aprire un tavolo di confronto con gli stakeholder sociali e ambientali per la giusta transizione per definire i contenuti di un documento programmatico di respiro che individui quali siano le priorità nella politica economica del Paese alla luce di quanto si deciderà in Europa sulla neutralità climatica al 2050 e sull’adeguamento degli obiettivi di riduzione delle emissioni al 2030, in coerenza con le indicazioni della comunità scientifica.
  • Il Programma strategico per il contrasto ai cambiamenti climatici e il miglioramento della qualità dell’aria, previsto dal decreto, è un primissimo passo positivo su specifici aspetti e connessioni. Occorre, quindi, chiarire meglio quali siano le linee complessive operative e di finanziamento per la decarbonizzazione dell’economia sinora non adeguatamente definite del Piano nazionale Energia e Clima e quelle individuate dal Piano Nazionale per l’Adattamento ai Cambiamenti Climatici per la messa in sicurezza delle popolazioni  e la resilienza dei sistemi naturali, rimaste a oggi sulla carta. 
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