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La guida del sub: alla scoperta del mare nostrum e dei suoi segreti

Non solo pesce, ma anche l’ossigeno che respiriamo e il nostro clima mite sono direttamente dipendenti dal mare. Il Mare Nostrum, il Mediterraneo, è per noi anche una costante fonte di meraviglia, grazie alle sue specie e ai…

Non solo pesce, ma anche l’ossigeno che respiriamo e il nostro clima mite sono direttamente dipendenti dal mare. Il Mare Nostrum, il Mediterraneo, è per noi anche una costante fonte di meraviglia, grazie alle sue specie e ai suoi habitat. Scrigno di incredibile biodiversità, accoglie circa 17.000 specie, rappresentando quindi dal 4 al 25% della biodiversità di specie marine globali. Senza contare gli endemismi – specie che si possono trovare esclusivamente nel Mediterraneo – e che possono superare localmente il 25%. Insomma, un mare ricco, diverso e preziosissimo.  

Molta della ricchezza del Mediterraneo è, però, ancora del tutto o in parte sconosciuta. Alcune specie che abitano il nostro mare, infatti, sono rare, o difficili da individuare sui nostri fondali, camuffate alla perfezione sui fondali sabbiosi o nascoste in quelli rocciosi. Per altre, invece, si hanno stime parziali sulla loro abbondanza e sulla loro distribuzione, creando non poche difficoltà per la loro conservazione. Anche laddove questa ricchezza è conosciuta, il rischio di estinzione la può minacciare.  

E voi, quanto sapete di questa biodiversità nascosta e sulle sue minacce? Il WWF S.U.B. ha raccolto per voi tutto quello che c’è da sapere su alcune di queste specie elusive, poco conosciute o in via di estinzione. ‘La Guida del Sub’ offre ai sub – e non solo – la possibilità di immergersi e scoprire curiosità e caratteristiche di specie Mediterranee per apprezzare ancora di più la biodiversità del nostro mare e aiutarci a proteggerla.  

La guida tratterà  anche delle minacce per la sopravvivenza di specie ed habitat, tra cui le reti fantasma, reti che sono state abbandonate o perse e che possono intrappolare pesci, tartarughe, squali e cetacei, ma anche danneggiare direttamente delicati ecosistemi come posidonia e coralligeno. Le reti fantasma sono rese ancora più temibili dalla mancanza di informazioni. Non esiste, infatti, una  mappatura completa a livello nazionale. Con il vostro contributo, il WWF può aiutare a colmare questo vuoto.

Il WWF S.U.B. metterà a disposizione di tutti una scheda di segnalazione per le reti fantasma che verranno trovate durante immersioni, escursioni in mare o in spiaggia. La scheda permetterà di indicare l’entità del danno provocato dalla rete, la dimensione del rifiuto e dove è stato trovato. Le coordinate raccolte grazie alle vostre segnalazioni ci aiuteranno a mappare le reti fantasma, uno strumento che potrà anche essere condiviso con la comunità scientifica e usato per l’organizzazione di pulizia nelle località maggiormente colpite.  

Per il successo di questo progetto di citizen science ci serve però tutto il vostro aiuto. Più segnalazioni avremmo, più la nostra mappa sarà precisa – e più operazioni di pulizia potranno essere organizzare per librare il Mediterraneo dalle reti fantasma.  
 

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