#SaveOurWolves
Il governo norvegese ha autorizzato e pianifica l’abbattimento di 41-47 lupi su una popolazione totale censita di 65-68. Praticamente il 70% della popolazione totale. Dopo l’uccisione dei primi due esemplari, avvenuta nei giorni scorsi, ora sarà il ministro del Clima e dell’Ambiente, Vidar Helgesen, a decidere il destino dei lupi norvegesi. Il WWF Norvegia ha già lanciato una campagna e una petizione on line per scongiurare quella che sarebbe una autentica e ingiustificata strage di una specie protetta a livello europeo.
Il governo giustifica questo piano (il più massiccio mai attuato) sulla base dei danni arrecati alle greggi dal predatore, ma gli ambientalisti contestano il dato e considerano la reazione assolutamente smisurata rispetto alla minima entità dei danni effettivamente arrecati. “Sollecitiamo il ministro Helgesen a ribaltare questa decisione, ed evitare che questo inverno sia ricordato come quello della strage dei lupi. Per un ministro responsabile dell’ambiente dovrebbe essere inaccettabile approvare una caccia così massiccia”, ha detto Nina Jensen, Direttore Generale del WWF-Norvegia.
Sulla questione ha lanciato un appello anche il Direttore Generale del WWF Internazionale, Marco Lambertini, che ha definito il piano norvegese “Scioccante, senza senso, tolleranza e contrario anche alla scienza”.
“Immaginate – continua Lambertini – se l’India o il Kenya progettassero di uccidere due terzi delle loro tigri o dei loro leoni. Come reagirebbe l’opinione pubblica mondiale?”. Anche il WWF Italia lancia un appello per la fratellanza tra i lupi italiani e quelli norvegesi, e invita a sostenere la raccolta firme per salvare i lupi norvegesi.