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La spiaggia di Marsala e’ il nuovo nido di una Caretta caretta

Nella serata di ieri, domenica 29 luglio, una tartaruga Caretta caretta ha deposto le sue uova a Marsala, sulle rive di Contrada Berbero, una spiaggia che si trova vicino a lido Gazebo. La tartaruga marina comune, di grosse…

Nella serata di ieri, domenica 29 luglio, una tartaruga Caretta caretta ha deposto le sue uova a Marsala, sulle rive di Contrada Berbero, una spiaggia che si trova vicino a lido Gazebo.
La tartaruga marina comune, di grosse dimensioni e appartenente alla specie carnivora che all’inizio della sua vita frequenta la superficie dei mari per poi spostarsi nei fondali più bassi, ha nidificato sotto gli occhi di molte persone che si trovavano sulla spiaggia siciliana.
Dopo diverse chiamate è stata rintracciata Daniela Freggi del Centro di recupero tartarughe marine di Lampedusa, che a sua volta ha allertato gli operatori WWF del progetto Life Euroturtles. I volontari si sono recati immediatamente sulla spiaggia di Contrada Barbero, hanno verificato la presenza delle uova e avvertito subito il responsabile per il WWF Sicilia Area Mediterranea. Poco dopo è intervenuta anche la Guardia Costiera, che ha messo subito in sicurezza il nido.

Una specie a rischio di estinzione
La tartaruga Caretta caretta è una specie diffusa tanto nelle acque degli Oceani Atlantico, Indiano e Pacifico, quanto nel bacino del Mediterraneo e del Mar Nero. In particolare, nel Mediterraneo, i siti di deposizione delle uova sono localizzati soprattutto nella parte orientale: Grecia, Turchia, Cipro, Libia, mentre nella parte occidentale le nidificazioni sono da ritenersi eccezionali. In Italia, se i nidi deposti ogni anno sono solo alcune decine di unità (contro le 7 mila dell’intero Mediterraneo), i mari attorno alla penisola rivestono grande importanza per le popolazioni del bacino. Queste tartarughe marine sono seriamente minacciate dall’uomo, perché sono disturbate da molte attività, come il turismo nelle aree di riproduzione e la pesca accidentale. Si stima che ogni anno circa 150mila Caretta caretta finiscano catturate negli attrezzi da pesca nel Mediterraneo e che, di queste, oltre 40 mila muoiano.
Mentre l’attività riproduttiva è generalmente concentrata in alcuni importanti siti, cosa che rende teoricamente possibile la protezione di queste zone, l’impatto della pesca sugli individui a mare costituisce un problema gravissimo che rappresenta una seria sfida a chi si adopera per la conservazione della tartaruga marina. Fra i nemici che questa specie incontra sulle spiagge, poi, ci sono i rifiuti di plastica.
Uno studio fatto su oltre 560 Caretta caretta nel Mediterraneo centrale, ha mostrato la presenza di frammenti e resti di plastica nell’80% degli animali. Proprio per salvare le tartarughe, il WWF ha lanciato la campagna di raccolta fondi per il progetto Action Turtle tem, dove ogni donazione potrà aiutare a mantenere reattive tutte le attività di salvataggio.

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