Inserire l’ ambiente tra i principi fondamentali della Costituzione italiana, nell’ articolo 9 accanto al paesaggio e ai beni culturali , non solo per rafforzarne la tutela ma per rilanciare la sfida della sostenibilità al centro dell’ agenda politica ed economica di questo e dei futuri Governi. Perchè per fronteggiare in maniera equa ed efficace la crisi economica, ambientale e sociale del Paese, occorre necessariamente legare lo sviluppo economico alle politiche di tutela e conservazione della Natura e del capitale naturale, ripensando il PIL, i bilanci aziendali e i redditi, anche in virtù di una contabilità ecologica (ovvero considerando quante risorse naturali ed ecosistemi vengono trasformati e consumati).
E’ l’ appello rivolto dal WWF Italia – e ribadito dal video-appello dei suoi Quattro saggi (Edo Ronchi, Gianfranco Amendola, Mario Tozzi, Fulco Pratesi) – al nuovo Governo e in particolare al neo ministro dell Ambiente Andrea Orlando, oggi in conferenza stampa per la presentazione della Campagna Oasi WWF 2013.
E fino al 26 maggio, il WWF chiede l aiuto di tutti i cittadini per sostenere il grande progetto di tutela che in quasi cinquant anni ha permesso di salvare oltre 100 tesori naturali da cemento, bracconaggio, degrado e illegalità, e che quest anno vuole promuoverne altri due: un area per l orso in Trentino e una spiaggia sostenibile in Sardegna. Si dona via sms o chiamata al numero 45506*, oppure presso gli sportelli bancomat UniCredit di tutta Italia.
E domenica 19 maggio, per la Giornata Oasi WWF , aperture gratuite e iniziative speciali in tutta Italia, per celebrare e scoprire insieme la bellezza della natura, conoscere le persone che ogni giorno la proteggono e toccare con mano perchè non possiamo proprio farne a meno (info e programmi su www.wwf.it/oasi).
Un parco diffuso , quello delle Oasi WWF, che si estende lungo tutto lo Stivale intrecciandosi con il patrimonio di biodiversità particolarmente riconosciuto dall Unione Europea, come rivela il dossier WWF Il monitoraggio della biodiversità nella Rete Natura 2000 , realizzato attraverso 6 mesi di monitoraggio e 200 esperti volontari con il contributo del Ministero dell Ambiente (il primo di questa entità sulle aree di importanza comunitaria).
Su oltre 100 Oasi WWF ben 78 custodiscono Siti d Interesse Comunitario (SIC) e Zone di Protezione Speciale (ZPS) (il 3,4% del totale delle 2299 aree Natura 2000 in Italia) che rappresentano il 66,6% degli habitat per la bioregione alpina , il 57% per quella continentale e il 65% per quella mediterranea . Tante le novità emerse dal dossier: su un totale 7238 dati raccolti, 1191 sono segnalazioni nuove (il 16,5%) rispetto ai Formulari ufficiali. Vale a dire che nelle Oasi WWF ci sono 84 habitat e 1107 specie (di cui molte endemiche dell Italia), che la Rete Natura non sapeva di avere: per esempio il barbastello, raro pipistrello scoperto tra le formazioni argillose dell Oasi Calanchi di Atri in Abruzzo, la testuggine siciliana, endemica dell isola trovata nelle Oasi di Lago Preola e Torre Salsa, il cervo sardo, che vive anche nella nuova Oasi di Scivu in Sardegna, o la nuova specie di trota scoperta alle Gole del Sagittario. Tutti dati fondamentali per valutare la preziosità di queste aree e le strategie più efficaci per proteggerle. Ma dallo studio emergono anche le criticità: 185 tra specie e habitat (10 habitat e 175 specie), ovvero il 2,8% del totale monitorato, risultano scomparse o, comunque, non più segnalate, come il tritone crestato, scomparso da tre Oasi, il gambero di fiume, già oggetto di specifici progetti di tutela nelle Oasi di Valpredina e Cascate del Rio Verde in Abruzzo, e tra gli uccelli l averla piccola, il fraticello, il picchio dorso bianco e la balia dal collare. Informazioni necessarie per lavorare sulle cause del declino o elaborare nuovi progetti per reintrodurre le specie scomparse.
(Gaetano Benedetto Dir. politiche ambientali WWF ospite di Ballarò il 14 maggio, parla della proposta di inserire l’Ambiente nella Costituzione)
Ma perchè è così importante tutelare la natura?
Diventa chiaro se si esaminano alcuni dati che mostrano il valore del capitale naturale : in Italia, secondo l ‘Inventario Nazionale delle Foreste e dei serbatoi di carbonio e i primi dati della ricerca del Ministero dell ‘Ambiente sui Parchi Nazionali: dal capitale naturale alla contabilità ambientale , allo stato attuale il sistema dei Parchi Nazionali italiani riesce ad accumulare circa 5,1 tonnellate di carbonio in più rispetto ai dati medi relativi al territorio nazionale per ogni ettaro di superficie e si prevede che potranno diventare circa 6 tonnellate nel 2020. A livello mondiale invece è utile ricordare che impedire i processi di deforestazione (bloccandoli definitivamente entro il 2030) ridurrebbe le emissioni di gas climalteranti nell atmosfera stimate tra gli 1,5 e i 2,7 miliardi di tonnellate di anidride carbonica, evitando così danni dovuti ai cambiamenti climatici che sono stati calcolati in oltre 3.700 miliardi di dollari. Un regalo che la Natura rende all uomo sia in termini di benessere che in termini economici: secondo il TEEB (The Economics of Ecosystems and Biodiversity), nel documento di sintesi pubblicato nel 2010, il valore economico totale dell impollinazione dovuta agli insetti per l economia mondiale vale 153 miliardi di dollari, mentre, ad esempio, nella sola Svizzera soltanto l impollinazione dovuta alle api, garantisce 213 milioni di dollari annui all economia del paese. E bene infine ricordare che 87 delle 115 principali specie coltivate che alimentano l umanità (tra queste, ad esempio, il cacao ed il caffè) dipendono dall impollinazione dovuta agli animali.
Al nuovo ministro dell’ Ambiente, Andrea Orlando, a cui facciamo i nostri migliori auguri per il suo impegnativo incarico, diciamo che dedicarsi all ambiente significa mettere in gioco le proprie competenze e la propria passione dichiara Dante Caserta, presidente f.f. del WWF Italia – In questo senso il WWF mette a disposizione la sua esperienza partendo dal sistema delle Oasi, che rappresentano non solo uno dei modelli più efficaci della conservazione della natura in Italia, ma anche uno degli esempi più importanti di sensibilizzazione ed educazione ambientale oltre che di economia sostenibile, che uniscono tutela, identità dei territori, opportunità economiche. Il WWF chiede dunque al Ministro Orlando di farsi portavoce di questo mondo di valori all interno del Governo, a partire dall inserimento dell ambiente nella Costituzione italiana, con l auspicio che l Esecutivo si dimostri capace di larghe intese anche in questo campo, da cui dipende saldamente il futuro di noi tutti .
La priorità del valore costituzionale della tutela ambientale prosegue Gaetano Benedetto, Direttore delle Politiche Ambientali del WWF Italia – è oggi sancita da numerose sentenze, ma troppo spesso negata nei fatti, nelle scelte politiche ed amministrative, nelle procedure di autorizzazione e di pianificazione settoriale. Occorre rilanciare il principio della tutela ambientale legandolo inscindibilmente, come indicato da Nazioni Unite, OCSE e Unione Europea, ai processi economici e quindi al rinnovamento dei processi produttivi ed al superamento dell attuale crisi. Per fare questo è necessario aumentare l attenzione delle Istituzioni sui temi ambientali, troppo spesso condizionate da una politica che non considera l ambiente come un opportunità ma come un vincolo che impedirebbe uno sviluppo concepito in modo vecchio, poichè insostenibile e dannoso per le future generazioni.
CARO GOVERNO, METTI IN CONTO LA NATURA!
Il WWF intende riproporre questo dibattito partendo dal pieno riconoscimento costituzionale delle tematiche ambientali che, come ribadito più volte dalla Corte Costituzionale e dalla Corte di Cassazione mediante il duplice riferimento alla tutela del Paesaggio (art. 9) e della salute (art. 32), vanno affrontate nella loro unitarietà e nella loro inscindibile relazione, anche economica, con tutti gli aspetti della vita. Un esplicito e diretto riferimento nei principi fondamentali della Costituzione, infatti, rafforzerebbe l autonomia della tutela ambientale e consentirebbe la definizione del bene giuridico da proteggere attraverso una adeguata normativa penale totalmente assente nel nostro ordinamento. Riconoscere l ambiente come uno dei valori fondanti della Repubblica Italiana, rendere tracciabile l uso e il consumo delle risorse naturali (acqua, suolo, biodiversità ecc.) e la trasformazione degli ecosistemi attraverso la cosiddetta contabilità ecologica , far sentire il peso nelle attività economiche e produttive e lo straordinario valore per il nostro benessere del capitale naturale : sono tutte azioni che risponderebbero a quanto già definito in ambito internazionale da organizzazioni come l ONU, con la definizione del Sistema integrato di contabilità economica ed ambientale (SEEA), l OCSE, l Agenzia Europea per l Ambiente, l Eurostat e, in Italia, dall Istat e da organizzioni non governative come il Club di Roma e il WWF.