Il primo dicembre ha preso avvio l’ultima stagione di raccolta dati dello studio sulla distribuzione invernale degli uccelli d’Italia che si protrarrà fino alla fine di gennaio. La ricerca è iniziata nel 2009 e ha finora permesso di accertare la presenza di 327 specie più 38 di origine alloctona, vale a dire introdotte più o meno volutamente dall’uomo. Questo progetto ha un grande valore conservazionistico permettendo ad esempio di monitorare gli effetti dei cambiamenti climatici o individuare le aree a maggiore livello di biodiversità ancora non adeguatamente protette.
Ogni informazione raccolta e trasmessa tramite il portale (4,5 milioni di segnalazioni già inserite) sarà utile, anche quelle relative a specie ritenute comuni come pettirosso e merlo. L’appello del WWF ai propri Soci è quello di sostenere il lavoro dei ricercatori impegnati in tutta Italia e contribuire così a questa ricerca collettiva. Questo è il primo esempio italiano di progetto realizzato anche con l’aiuto dei cittadini (Citizen Science). Le carte di distribuzione delle tante specie riscontrate sono già disponibili online e permettono all’utente di vedere in diretta il procedere della ricerca.