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Le aree protette più colpite dalle fiamme in Australia

Nei devastanti incendi che stanno colpendo l’Australia, a bruciare sono stati milioni di ettari di territorio, tra cui anche molte aree naturali di parchi nazionali e altre aree protette, che custodiscono ecosistemi unici e alcune tra le specie…

Nei devastanti incendi che stanno colpendo l’Australia, a bruciare sono stati milioni di ettari di territorio, tra cui anche molte aree naturali di parchi nazionali e altre aree protette, che custodiscono ecosistemi unici e alcune tra le specie animali e vegetali più rare del pianeta. Agli inizi di novembre i roghi hanno bruciato le Gospers Mountains, riducendo in cenere quasi 200.000 ettari di foreste, per poi raggiungere le Blue Mountains, enorme sistema di aree protette dichiarato Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO, di cui circa il 20% è andata bruciata da ottobre ad oggi.

Le Blue Mountains costituiscono uno degli ecosistemi più pregiati e unici dell’intero continente australiano, tanto che in tutta la loro estensione sono state istituite diverse aree protette per conservare l’enorme patrimonio di biodiversità che ospitano. Costituite in buona parte da altopiani ricoperti da foreste pluviali, valli e paludi, ospitano anche alcune delle specie animali più rare del Paese, tra cui il Quoll (Dasyurus maculatus), uno dei pochi marsupiali carnivori sopravvissuti fino ai giorni nostri, e il Koala.

Si stima che le fiamme abbiano bruciato oltre il 10% della superficie dei Parchi Nazionali del Nuovo Galles del Sud, la regione australiana più colpita dagli incendi.

Il fuoco non ha risparmiato la foresta del Gondwana, antica e sconfinata foresta pluviale, relitto di natura che trova le sue origini in un passato geologico in cui Oceania e Antartide erano ancora unite. Questa foresta ospita un incredibile numero di specie animali e vegetali, fra cui moltissime vivono solo in quel territorio. I parchi nazionali di Lamington e Springbrook proteggono queste foreste subtropicali e temperate, un vero scrigno di biodiversità. Nonostante generalmente queste foreste siano sempre state protette dalle fiamme grazie alla loro perenne umidità, in questi mesi sono state anch’esse duramente colpite dagli incendi, così come il Parco Nazionale di Wollemi, dove si sta provando a salvare la preistorica pineta di Wollemi, che si trova in una posizione coperta da segreto all’interno del Parco Nazionale a 5.000 chilometri a nord-ovest di Sydney, il Parco Nazionale di Yengo e quello di Dharug.

Ma gli incendi hanno colpito anche Kangaroo Island, la terza isola australiana per estensione, dove vivono diverse specie animali a rischio. Ornitorinchi, echidne, opossum, canguri e wallaby sono solo alcune delle specie più carismatiche che vivono in quest’isola, oltre ovviamente ad una delle più importanti popolazioni di koala, che prima degli incendi contava circa 50.000 individui. L’isola, che si trova a Sud ovest di Adelaide, viene paragonata alle Galapagos per la sua ricchezza di biodiversità. Un terzo circa del territorio naturale è andato bruciato, e decine di migliaia di animali hanno perso la vita. A farne le spese, in particolare, potrebbe essere stato il Dunnart di Kangaroo Island (Sminthopsis aitkeni), un piccolo marsupiale che si trova solo in questo fazzoletto di terra. Grande poco più di un topo, sull’isola ne restavano poche centinaia di individui prima degli incendi. Gran parte del suo habitat naturale è andato distrutto. Viste le sue piccole dimensioni, si teme che pochi dunnart siano riusciti a sfuggire alle fiamme e a trovare rifugi sicuri. Addirittura l’ipotesi è che questa preziosa specie sia scomparsa in seguito agli incendi di queste settimane. Potremmo essere di fronte alla prima specie estinta a causa degli incendi, ma l’ipotesi potrà essere verificata solo una volta domati i roghi.

ATTIVO IL NUMERO SOLIDALE WWF 45585 PER SOSTENERE LE ATTIVITÀ DEL WWF AUSTRALIA 

Questa crisi di incendi  ha colpito terribilmente anche aree naturali di parchi nazionali e altre aree protette, che ospitano ecosistemi unici e alcune tra le specie più rare al mondo. Ma ognuno può fare qualcosa per aiutare il WWF a continuare a stanziare fondi di emergenza per la cura della fauna selvatica ferita e contribuire a ripristinare gli habitat che queste specie hanno visto bruciare. Fino al 29 gennaio è possibile donare dai 2 ai 10 euro (con SMS o chiamata) al numero solidale 45585, lanciato dal WWF. Non appena si saranno spenti gli incendi, inizierà una grandissima operazione di riforestazione e ripristino dell’habitat, con obiettivo di piantare o evitare il taglio di 2 miliardi di alberi, per dare un futuro alla straordinaria biodiversità australiana e restituire le risorse necessarie alle comunità locali.  

Il valore della donazione sarà di 2 euro per ciascun SMS inviato da cellulari Wind Tre, TIM, Vodafone, PosteMobile, Iliad, Coop Voce e Tiscali. Sarà di 5 euro per ciascuna chiamata fatta allo stesso numero da rete fissa TWT, Convergenze e PosteMobile e di 5 e 10 euro da rete fissa TIM, Vodafone, Wind Tre, Fastweb, Tiscali.

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