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Le foreste che diventano hamburger

Gli scienziati europei rispondono alle domande più cercate nel web sulla deforestazione, che finisce anche sulle nostre tavole. Per l'Italia risponde il prof Giorgio Vacchiano

Le risposte degli scienziati sulla deforestazione

In una serie di video rilasciati oggi, scienziati ed esperti di tutta l’Ue rispondono alle domande più ricercate in Internet sulla deforestazione. Il loro messaggio, in sintesi: non c’è spazio per la deforestazione sulle nostre tavole.

Deforestazione

Due anni fa, 1.2 milioni di cittadini europei hanno chiesto una legge che tenesse la deforestazione lontana dai loro frigoriferi e dalle loro tavole. Mentre i ministri del dell’Environmental Council e i membri del Parlamento europeo stanno discutendo la futura legge europea sulla deforestazione, i cittadini si rivolgono al web per avere delle risposte.

Le domande più cercate sul web

I suggerimenti di autocompletamento di Google mostrano come le stesse domande vengano cercate ovunque in Europa: “Cos’è la deforestazione?”, “Cosa causa la deforestazione?” e “Come possiamo fermare la deforestazione?”.

Queste domande hanno ispirato scienziati ed esperti di sette paesi – Belgio, Ungheria, Italia, Polonia, Portogallo, Romania e Svezia – a rispondere a tutti quei cittadini preoccupati per le foreste. Esempi di vita quotidiana sul perché la deforestazione ci riguarda tutti e su cosa possiamo fare sono stati raccolti in una serie di brevi video. Per l’Italia è intervenuto il professor Giorgio Vacchiano.

  • Le risposte degli esperti
    Le risposte degli esperti

    Guarda i video degli scienziati europei che rispondono alle domande sulla deforestazione

Il ruolo essenziale delle foreste

Le foreste coprono il 31% della superficie terrestre. Ma stanno scomparendo velocemente, un’area grande quasi quanto la Svezia viene persa ogni 12 anni. Più precisamente, oltre 43 milioni di ettari sono stati persi in tropici e subtropici tra il 2004 e il 2017 nei cosiddetti punti critici[1] di deforestazione presenti in America Latina, Africa sub-sahariana e Asia. E L’Ue è protagonista di questa perdita.  

L’Unione europea è infatti il secondo più grande importatore al mondo di deforestazione (dopo la Cina).

Per i prodotti importati in Belgio questo rappresenta circa 12-15.000 ettari di superfici distrutte ogni anno nelle regioni tropicali, circa la dimensione della regione di Bruxelles

Patrick Meyfroidt, professore di “Land Use Change and Forest Transition” in Belgio

In Amazzonia, le principali cause di deforestazione sono l’allevamento di bestiame e la produzione di soia. La maggior parte della soia viene poi destinata all’alimentazione animale, e gran parte della carne bovina viene esportata in Nord America e in Europa. Quindi, con un po’ di esagerazione, possiamo anche dire che le foreste vengono trasformate in hamburger

Réka Aszalós, ecologista forestale del Centro di Ricerca Ecologica, Ungheria.

Più della metà del Cerrado in Brasile, la savana con maggiore biodiversità al mondo e confinante con la foresta pluviale amazzonica, è già stata disboscata, principalmente per fare spazio alla soia e alla produzione di carne bovina. Nel 2019, le importazioni in Ue di carne bovina dal Cerrado hanno rappresentato il 26% del totale della carne bovina importata in Ue.

La campagna #Together4Forests

Attraverso la campagna #Together4Forests, il WWF e altre 200 ONG hanno a lungo chiesto una nuova legge europea contro la deforestazione, e continueranno a lottare per una legge che possa apportare un vero cambiamento. Tutti gli occhi sono ora puntati sui governi dell’Ue e sul Parlamento europeo per ottenere risultati ambiziosi.

Le risposte di Giorgio Vacchiano

Vivendo in paesi dove la deforestazione è trascurabile, dobbiamo prestare attenzione a ciò che consumiamo. L’Ue sta lavorando a una legge che possa ridurre al minimo la deforestazione importata, ma tutti noi possiamo iniziare a interrogarci sull’origine dei prodotti che consumiamo, in particolare il cibo che finisce nei nostri piatti.

Giorgio Vacchiano, professore di gestione e pianificazione forestale, Università di Milano e membro della Comunità scientifica del WWF Italia
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