Allo Stato: adeguamento della legislazione che contrasti l’uso del veleno in natura, impegno delle migliori professionalità dei corpi di polizia per investigare e fermare quei bracconieri che spargono bocconi avvelenati nei boschi dell’appennino
Al Ministero dell’Ambiente: rafforzare e implementare il PATOM e la sua gestione, affinchè la stessa Autorità di gestione costituitasi da più di due anni intervenga in modo adeguato all’urgenza per stimolare e pungolare anche le istituzioni regionali e le Aree protette che per prime hanno il compito e la missione di preservare il nostro patrimonio di biodiversità.
Al Ministero delle Politiche Agricole: è necessario affrontare con le Regioni i seri problemi del sovrapascolo e di una zootecnia non sempre adeguata e rispettosa delle normative, a volte drogata da contributi comunitari, e che ci possa garantire attraverso il Corpo Forestale dello Stato un vero presidio del territorio, indagini accurate e azioni dure e repressive, impiegando il personale più preparato e interessato, cominciando anche a sequestrare gli animali mantenuti illegalmente sui pascoli in aree e stagioni non consentite, quelli non marcati, rispristinando così un controllo efficacie del territorio.
Alle Regioni Abruzzo, Lazio e Molise: Adozione di tutti i provvedimenti necessari per trasformare i loro impegni sottoscritti nel PATOM e il concreto sviluppo delle attività indicate con le recenti DGR a favore della conservazione dell’orso, perché promuovano quelle necessarie azioni concrete, dalla gestione adeguata della normativa venatoria ad un controllo sanitario del territorio serio e costante in modo da rendere compatibile la zootecnia con la tutela del territorio contrastando tutti gli abusi.