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Lupo ucciso e appeso in provincia di Catanzaro

Ad appena due giorni dalla liberazione di un magnifico individuo di lupo che era stato investito su una strada della Sila, soccorso da un automobilista di passaggio e curato dai veterinari cosentini, un altro episodio, questa volta di…

Ad appena due giorni dalla liberazione di un magnifico individuo di lupo che era stato investito su una strada della Sila, soccorso da un automobilista di passaggio e curato dai veterinari cosentini, un altro episodio, questa volta di matrice completamente opposta, ricorda quanto sia ancora lunga e difficile la battaglia per la convivenza tra l’uomo e il predatore. 
Un altro lupo è stato rinvenuto, ormai morto, appeso ad un cartello stradale in territorio di Marcellinara (CZ), suscitando lo sdegno generale, specie di quanti, sui social, hanno potuto vedere il macabro spettacolo. 

Il WWF stigmatizza con forza questo atto di pura barbarie che ci riporta indietro nel tempo, quando i carnivori (non solo i lupi, ma anche le volpi, i gatti selvatici, ecc.) erano considerati “nocivi” e per questo perseguitati e  sterminati con ogni mezzo, tanto da portare lo stesso lupo sulla soglia dell’estinzione, con appena un centinaio individui stimati in tutta Italia ai primi anni ’70,  secondo i dati della prima ricerca sulla specie organizzata dal WWF e dall’Università di Roma e denominata “Operazione San Francesco”.

Il WWF ricorda che il territorio di Marcellinara purtroppo non è nuovo a simili episodi di crudeltà: nel 1996 le carcasse di sette cuccioloni furono rinvenute dopo che i poveri animali erano stati avvelenati, per quanto emerse dalle analisi dei veterinari. E, come se non fosse bastato, un altro lupo, una femmina, questa volta sventrata e appesa, venne fatta ritrovare  dopo pochi mesi nella proprietà di un rappresentante locale dell’associazione. 

Per il WWF occorre puntare ancora con maggiore decisione sulla sensibilizzazione dei cittadini e delle categorie interessate, indicando le soluzioni da adottare per favorire la convivenza tra l’uomo e questi maestosi e importantissimi predatori. Una delle principali soluzioni per proteggere il bestiame è l’uso di cani da guardiania, come il magnifico pastore della Sila che, appositamente addestrati, riescono in maniera efficace ad evitare gli avvicinamenti dei lupi.
La presenza del lupo in un territorio è fondamentale perché contribuisce a garantire il naturale equilibrio di un intero ecosistema, per questa ragione il lupo deve continuare ad essere tutelato.

Il WWF sarà sempre attento a denunciare e respingere ogni tentativo di alterazione di questo equilibrio e continuerà ad operare, in stretta sinergia con le forze dell’ordine, al fine di garantire il rispetto dell’ambiente e della legalità. Pertanto, nel ringraziare il personale dell’Arma dei Carabinieri che si sta occupando delle indagini e nel preannunciare l’imminente deposito di un esposto alla Procura della Repubblica competente,  il WWF auspica che le stesse possano presto giungere alla individuazione dei responsabili di un gesto così riprovevole.

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