“La bellezza che ci circonda è la parola chiave del futuro”
Non sono sufficientemente preparato per dare una risposta sostenuta dai dati, ma certamente questa epidemia ha messo a nudo il drammatico rapporto tra la crisi ambientale e la globalizzazione.
Le tragedie che soffre l’ecosistema, anche in regioni lontane da noi, non possono più essere un problema “degli altri” ma ci riguardano tutti e da vicino.
Per essere molto concreto dobbiamo sostenere la differenziata in tutto il Paese, e accrescere la consapevolezza nelle nuove generazioni sul valore irrinunciabile dell’amore e della protezione della Natura. Per fare questo c’è, a mio avviso, uno “strumento” straordinario che può fare da leva per avviare questo amore e questa dedizione alla protezione ambientale e si chiama: Bellezza. Insegniamo a vederla, a riconoscerla e a bearsene per scoprire come essa sia un impagabile nutrimento dell’anima per preservarla, crearla e offrirla al mondo.
La vita umana ha incessantemente continuato a migliorare le proprie condizioni di vita (vedi FactFulness di Hans Rsling) assieme al proprio sviluppo culturale ed economico e continuerà a farlo, ma ad una sola condizione: dovrà fermare il degrado ambientale che quello sviluppo ha comportato, ma che oggi ha le competenze e il potenziale per invertire la tendenza attraverso scelte ecocopmpatibili e un’evoluzione culturale che metta al primo posto, come sembrerebbe ovvio, la salvezza del Pianeta.
La mia parola chiave per il Mondo che Verrà? BELLEZZA!