Marmolada, un ghiacciaio che ha gli anni contati
“La prima parola che mi viene in mente dopo tragedie come quella di ieri è una sola: accelerazione. Non era mai accaduto a mia memoria un crollo di queste dimensioni in Marmolada.”.
Mauro Varotto, docente di Geografia all’ Università di Padova – ateneo che festeggia quest’anno gli 800 anni aprendo gratuitamente i suoi musei – è anche operatore glaciologico in Marmolada.
“Accelerazione dei processi di fusione dei ghiacciai: lo segnaliamo da anni, anzi da decenni. Il ghiacciaio della Marmolada è destinato a scomparire per primo visto che è a quote relativamente basse. E’ una vittima illustre del cambiamento climatico, possiamo dire che ha gli anni contati. Con questi trend (perdiamo circa 9 ettari l’anno di ghiacciaio, rispetto ai 2,5 del secolo scorso) la fusione del ghiacciaio sarà quasi completa entro il prossimo decennio. In una dozzina d’anni con questi trend è destinato a sparire”.
Lo stato dei ghiacciai è la spia di un problema ampio, a scala globale
“Questa tragedia – continua Varotto – ci insegna che non dobbiamo guardare al ghiacciaio in se’, il loro stato è la spia di una malattia ben più grave, un problema ben più ampio su scala globale. Inutile pensare di salvare i ghiacciai con i teli geotessili, in Svizzera hanno speso 800mila franchi svizzeri per salvare lo 0,2% della superficie a rischio fusione. Per non parlare dell’impronta di carbonio e del rischio rilascio plastiche. Dobbiamo intervenire in modo strutturale per combattere il riscaldamento globale. E riconsiderare i livelli di sicurezza in montagna”.