FAI – Fondo Ambiente Italiano, Legambiente, WWF Italia e Italia Nostra dichiarano il proprio sconcerto di fronte alle proposte di emendamento al Piano Paesaggistico della Toscana presentate il 19 febbraio dal Partito Democratico regionale.
Gravissime quelle che mirano a declassare le più vincolanti “direttive” del Piano in semplici “indirizzi”, nullificandone il senso e l’utilità.
Altrettanto gravi le nuove disposizioni sulle cave, che consentono di fatto l’estrazione del marmo in qualsiasi sito della Regione, riservando la tutela solo alle vette e crinali “vergini” sopra i 1200 metri e stralciando le linee guida di valutazione paesaggistica proposte dal Piano per avviare un uso consapevole e sostenibile di un territorio di alto valore come quello delle Apuane.
Preoccupa seriamente che venga proprio dai sostenitori della Giunta Rossi, che ha fatto del Piano Paesistico il suo fiore all’occhiello, una simile aggressione al principio della pianificazione paesaggistica, che trova una delle migliori attuazioni proprio nel piano della Toscana, finalmente in vista dell’approvazione finale dopo innumerevoli ostacoli e ritardi.
Stupisce inoltre che il Governatore della Regione Rossi, che dovrà votare il Piano nella prossima seduta del Consiglio il 10 marzo, non si sia ancora pronunciato in merito, di fatto sostenendo i gravi emendamenti proposti dal PD.
Le associazioni si rivolgono pertanto ai vertici nazionali del PD e al Governatore Rossi perché si pronuncino in maniera inequivocabile, invitando gli amministratori locali del loro stesso partito a ritirare questi pericolosi emendamenti e favorendo una rapida e definitiva approvazione del Piano Paesaggistico della Toscana, fondamentale strumento per il buon governo del territorio, a partire da quello toscano.