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Operazione antibracconaggio nella campagna di Assago

Le frequenti segnalazioni che sono giunte al nucleo guardie venatorie WWF di Milano non lasciavano dubbi: nelle campagne di Assago un bracconiere aveva costruito un vero impianto di uccellagione con richiami vivi.  Grazie a numerosi sopralluoghi è stato…

Le frequenti segnalazioni che sono giunte al nucleo guardie venatorie WWF di Milano non lasciavano dubbi: nelle campagne di Assago un bracconiere aveva costruito un vero impianto di uccellagione con richiami vivi. 
Grazie a numerosi sopralluoghi è stato possibile circoscrivere l’area interessata dal bracconaggio, che coincideva con gli orti adiacenti alla Strada Provinciale 184, ma solo lo scorso 26 dicembre le guardie WWF, insieme ai carabinieri della stazione di Assago e ai militari del Nucleo Radiomobile hanno sorpreso un uomo residente nel comune, mentre catturava cardellini utilizzando una rete a prodina.

“La prodina è un sistema di uccellagione particolarmente efficace per la cattura dei piccoli uccelli- spiega Antonio Delle Monache, coordinatore guardie WWF Lombardia-. Si tratta di una rete orizzontale che viene azionata manualmente dal bracconiere opportunamente nascosto. Gli uccelli in questo caso erano attirati da richiami vivi, due cardellini e da una cassa Bluetooth collegata ad un telefonino che riproduceva sempre il canto del cardellino”. 


Una successiva attività dei carabinieri ha permesso di recuperare 10 cardellini e un lucherino- che sono specie protette- inisieme a bacchette di vischio e alcuni archetti, tutti detenuti dal bracconiere.
Il materiale è stato messo sotto sequestro e gli animali consegnati al CRAS WWF di Valpredina, dove riceveranno le necessarie cure e una volta in salute saranno liberati. 
Il bracconiere è stato denunciato per il reato di furto aggravato e per le violazioni alla Legge 157/92, che norma l’attività venatoria (uccellagione, uso di mezzi vietati di caccia e detenzione di uccelli particolarmente protetti).

“Ancora una volta le segnalazioni giunte dai cittadini hanno permesso di fermare un’attività illegale che andava avanti da tempo- conclude Delle Monache-. Ringraziamo i carabinieri, che come sempre si sono tempestivamente attivati per difendere la fauna selvatica”.

Le attività di vigilanza del WWF, sempre in coordinamento con le forze di polizia, proseguiranno e  si invitano i cittadini a segnalare eventuali casi di caccia illegale al numero antibracconaggio 328 7308288 o tramite la pagina Facebook delle guardie WWF Lombardia

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