Vi vivono 17mila specie note alla scienza, 18 sono cetacei. Ospita il 7,5% delle specie mondiali, pur ricoprendo appena lo 0,8% dei mari del pianeta. E’ il Mar Mediterraneo, oggetto del focus dell’ultimo numero di Panda la rivista dei Soci WWF, diretta da Fulco Pratesi. All’interno del numero le novità nella gestione dello spazio marino a livello globale: dal 2020, arrivano le EBSA, (Aree ecologicamente e biologicamente significative), che permetteranno finalmente di definire quali aree adibire alla pesca, quali alla protezione della biodiversità e alla creazione di aree marine protette, quali allo sfruttamento (petrolifero). Ce lo racconta Marco Costantini, responsabile Mare WWF. “Andiamo verso una pianificazione territoriale del mare, con la definizione di veri e propri piani paesaggistici, come sulla terraferma”.
Il numero ospita in apertura un articolo in cui la neo Presidente del WWF, Donatella Bianchi, si presenta e si racconta. “Ho sempre seguito e affiancato il WWF in questi anni, da amica e da comunicatrice. Fino a lasciarmi conquistare da un nuovo senso di responsabilità, dall’aver voglia di fare qualcosa di più. Per questo ho accettato questa sfida, pensando ad un WWF vicino alla gente, che offra l’opportunità a tutti i cittadini di fare qualcosa. Attraverso il WWF si può, questo è il mio slogan: si può contribuire, realizzare, partecipare ad un grande progetto di tutela e salvaguardia del pianeta. Una sfida straordinariamente affascinante”.
Nello spazio dedicato al Mediterraneo, una stimolante intervista con Roberto Danovaro, ecologo marino del Comitato Scientifico WWF, che racconta le peculiarità del Mediterraneo e i tesori dei fondali che rischiamo di distruggere con le trivellazioni e la pesca a strascico. Mare che “non conosce il vuoto”, come spiega l’esperto Ferdinando Boero, professore di Biologia Marina all’Università del Salento. ecco perché , spiega a pag 5, gli spazi nella piramide alimentare lasciati vuoti dalle specie marine oggetto di pesca intensiva, sono “riempiti” dalle meduse, che non hanno più predatori. “Stiamo depauperando i nostri mari”, denuncia.
Nel numero si parla anche di Amazzonia, con il diario di viaggio di Isabella Pratesi che ha visitato i luoghi dove il WWF è impegnato con il progetto Tresfronteras, e le attualità italiane, dalla vicenda carbone (con la centrale di Vado Ligure cui il WWF si oppopne) alle emergenze della politica, con i parchi nazionali italiani a rischio paralisi, come racconta nel suo articolo Dante Caserta. E ancora l’alleanza tra WWF e grande distribuzione per fronteggiare lo spreco alimentare, il racconto della Giornata Oasi del 18 maggio e un viaggio in sicilia del birdwatcher Fabrizio Bulgarini, a “caccia” di immagini straordinarie di rapaci e trampolieri: le migrazioni primaverili nelle Oasi WWF.