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Paolo Anselmi per “Il mondo che verrà”

“Rispondere alle sfide della vita è una nostra responsabilità”  “C’è una connessione evidente, oltre che scientificamente dimostrata, tra la pandemia globale che stiamo vivendo e l’irresponsabilità dei nostri comportamenti verso il pianeta: la distruzione di ecosistemi, la deforestazione,…

“Rispondere alle sfide della vita è una nostra responsabilità” 

“C’è una connessione evidente, oltre che scientificamente dimostrata, tra la pandemia globale che stiamo vivendo e l’irresponsabilità dei nostri comportamenti verso il pianeta: la distruzione di ecosistemi, la deforestazione, la violenza verso molte specie animali, l’inquinamento e la distruzione di culture che assai più della nostra sapevano vivere in armonia con la Natura e avrebbero ancora molto da insegnarci”. Parola di Paolo Anselmi, docente di marketing sociale all’Università Cattolica di Milano, che ha deciso di esprimere una sua riflessione sul Mondo che verrà, dopo l’emergenza sanitaria che ha cambiato le nostre vite. 

“Tutto questo sta mettendo a rischio la nostra salute, il nostro benessere e la stessa sopravvivenza della specie umana su questo pianeta.  Prendere coscienza della connessione tra i nostri comportamenti e la crisi ecologica rappresenta il primo passo per rendere possibile un cambiamento”, aggiunge Anselmi.   
 
Il primo cambiamento che vorrei vedere attuato è di natura culturale. Il sorgere di una nuova consapevolezza in coloro che hanno nelle loro mani il potere di scelte decisive per la vita e il futuro di tutti noi. Altrettanto importante è la maturazione di una nuova consapevolezza in ciascuno di noi. Una consapevolezza da cui poi discendano comportamenti ispirati all’attenzione e alla cura verso l’ambiente in cui viviamo e da cui dipendiamo. Gesti semplici, quotidiani: un’alimentazione con meno sprechi, una mobilità più sostenibile, un uso più attento dell’energia, la scelta di prodotti che rispettano l’ambiente e i diritti di chi ha faticato per produrli”. 

 

Un messaggio di speranza 

“Il mio messaggio di speranza è duplice. Innanzitutto, dobbiamo ricordarci che la possibilità di un cambiamento è alla nostra portata. Ma soprattutto deve essere motivo di speranza sapere che il cambiamento che ci attende non è fatto di sacrifici, di rinunce e di privazioni. Certo, dovremo accettare una vita più sobria. Ma sarà una vita in cui ci sarà più spazio per tutte quelle esperienze che ci fanno pienamente umani e che rendono la nostra vita degna di essere vissuta: l’amore, l’amicizia, la convivialità, la cultura, la contemplazione della bellezza, la creatività, la spiritualità… Sarà una vita più semplice ma anche più ricca di senso e per questo più felice”. 

Responsabiltà è la sua parola-guida

“La mia “parola-guida” per il Mondo che Verrà è “responsabilità”. Ricordando l’etimologia di questa parola che significa capacità di rispondere alle sfide di fronte a cui la vita e la storia ci pone. Questa emergenza ci ha insegnato ad essere responsabili verso noi stessi e verso gli altri- conclude Anselmi-. Manteniamo la responsabilità come nostro valore-guida anche per gli anni che verranno!”

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