Presentato oggi dal Ministro Clini l’inventario del patrimonio naturale custodito dai Parchi Nazionali italiani e del loro contributo al contrasto dei cambiamenti climatici
Il Ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, ha presentato oggi l’inventario del patrimonio naturale custodito dai nostri Parchi Nazionali ed il loro contributo al contrasto dei cambiamenti climatici. Per il WWF con questa prima “contabilità ambientale” dei Parchi Nazionali si è reso evidente per tutti l’autentico valore delle nostre aree naturali protette. Adesso serve definire gli obiettivi di conservazione di questo patrimonio nazionale per promuovere un vero “sistema” di aree protette per la tutela della biodiversità, l’unica strada per un rilancio del ruolo dei parchi.
I dati sulla superficie forestale e sui boschi vetusti di elevato valore naturalistico, con la loro funzione di serbatoi per la cattura dell’anidride carbonica e la conservazione delle risorse idriche, con i numeri sugli habitat e le specie di flora e fauna d’interesse comunitario salvaguardate, rendono tangibile ed evidente per tutti la consistenza del patrimonio naturale dei nostri Parchi. Un patrimonio, bene comune nazionale, ancora minacciato e sottoposto a pressioni globali e locali nonostante sia sulla carta formalmente protetto.
Dopo la direttiva presentata dal Ministero dell’Ambiente nel mese di dicembre 2012 per la definizione dei programmi di attività dei Parchi Nazionali per la tutela della biodiversità, con la presentazione di questo primo inventario del patrimonio naturale custodito dai 23 Parchi nazionali italiani, 24 se consideriamo anche il Parco Nazionale del Gennargentu istituito e mai reso operativo, viene fatto un altro piccolo passo in avanti per rimettere in marcia le nostre aree naturali protette spesso paralizzate in molti aspetti della loro ordinaria gestione.
Si attende infatti ancora il rinnovo, con la riduzione dei componenti, degli organi di governo dei Parchi nazionali, oggi bloccato dal Ministero dell’Economia e Finanze dopo l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri lo scorso 8 marzo del decreto sul riordino degli Enti vigilati dal Ministero dell’Ambiente. Resta senza soluzione la nomina del Presidente del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi per l’impossibilità di trovare un’intesa con le Regioni Toscana ed Emilia Romagna. Dopo il taglio dei finanziamenti per gli investimenti, le regole ed i cavilli amministrativi della ragioneria dello Stato rendono difficilmente utilizzabili anche le risorse assegnate per le spese obbligatorie.
Per il WWF è adesso urgente identificare gli obiettivi prioritari di conservazione di questo patrimonio naturale dei Parchi nazionali, finalmente censito e valutato, per inserirli tra i risultati attesi nella programmazione dei fondi europei 2014 – 2020.