Oggi il Parlamento europeo ha votato una risoluzione che supporta l’Action Plan for nature, people and the economy e chiede che le future politiche agricole dell’Unione europea contribuiscano fortemente alla protezione della natura in Europa.
Sabien Leemans, Senior Policy Officer Biodiversity WWF, ha dichiarato: “Siamo lieti di vedere che il Parlamento stia sostenendo l’Action Plan dell’UE per intensificare l’attuazione delle leggi europee sulla natura. E, cosa più importante, i deputati europei sottolineano che la lotta contro la perdita della biodiversità richiederà maggiore azione e volontà politica. Affrontare l’impatto di un’agricoltura non sostenibile nella prossima riforma della PAC e investire più fondi UE nella protezione della natura sarà cruciale”.
Mentre la Commissione dovrebbe presentare la sua comunicazione sulla PAC (la Riforma della politica agricola comune) il 29 novembre, il Parlamento europeo ha sottolineato il preoccupante declino delle specie e degli habitat associati all’agricoltura insostenibile e alla necessità che la prossima PAC promuova pratiche agricole sostenibili e fermi i sussidi nocivi per la natura d’Europa.
Il Parlamento ha inoltre sottolineato la necessità cruciale di aumentare il budget associato alla protezione della biodiversità nel prossimo bilancio dell’UE. Il WWF accoglie favorevolmente la richiesta di nuovi meccanismi finanziari per la conservazione della biodiversità e la gestione della Rete Natura 2000. Essi verranno inclusi nei fondi di sviluppo agricolo, rurale e di sviluppo regionale.
Il WWF sottolinea positivamente anche il sostegno del Parlamento alla strategia per fermare il declino degli impollinatori (come le api) e un impegno a realizzare una Rete Trans-Europea di infrastrutture verdi (TEN-G) per migliorare la connettività all’interno della rete Natura 2000.
Gli eurodeputati citano anche le sfide dovute al ritorno dei grandi carnivori in Europa. Per WWF il ritorno di specie come orsi e lupi dimostra che, investendo nella conservazione della natura e nella cooperazione tra i diversi soggetti interessati, si possono raggiungere risultati positivi. Possibili conflitti possono essere evitati con misure preventive per la protezione del bestiame e la messa in campo di un regime di indennizzi.
[1] Il piano d’azione dell’UE è stato adottato dalla Commissione nel mese di aprile