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Pescatori riuniti per il futuro della piccola pesca

Nel Mediterraneo e nel Mar Nero, il 58% degli stock ittici valutati sono ancora soggetti a sovrapesca

L’incontro si è svolto a Roma

In occasione della seconda edizione del Summit globale sulla piccola pesca (SSF Summit), pescatori e stakeholder della piccola pesca hanno esaminato i progressi nell’implementazione del Piano d’azione regionale per la pesca artigianale nel Mediterraneo e nel Mar Nero (RPOA-SSF) durante una sessione organizzata dalla Commissione Generale della FAO per la Pesca nel Mediterraneo (CGPM) e WWF.

Per questo, è essenziale rafforzare il quadro di monitoraggio del RPOA con indicatori forti che misurino le azioni concrete e i progressi dei paesi del Mediterraneo e di tutte le parti interessate, compresi pescatori, ONG e ricercatori. Infine, il WWF chiede all’Italia di attivarsi concretamente per l’attuazione del RPOA-SSF nel nostro Paese, a partire dall’istituzione di un tavolo nazionale (permanente), coordinato dal Ministero, con tutti gli stakeholder della piccola pesca

Mediterraneo: 58% stock ittici sono sovrasfruttati

Nel Mediterraneo e nel Mar Nero, il 58% degli stock ittici valutati sono ancora soggetti a sovrapesca, cioè sono pescati più velocemente di quanto siano in grado di riprodursi. Nonostante il netto miglioramento rispetto agli anni passati (nel 2017, il 93% degli stock ittici era sovrasfruttato), il settore della piccola pesca costiera – che rappresenta l’82% della flotta – è messo a dura prova da questa situazione, oltre alla quale deve anche affrontare le minacce rappresentate dal cambiamento climatico, dalla competizione con le altre attività di pesca, anche quella ricreativa, dall’assenza di sufficienti controlli sullo spazio marittimo, dalla mancanza di alternative di reddito e dalla ridotta presenza delle istanze della piccola pesca nelle sedi decisionali.

In questo contesto, il Piano d’azione regionale per la pesca artigianale nel Mediterraneo e nel Mar Nero (RPOA-SSF) gioca un ruolo chiave nel garantire un futuro sostenibile alla picola pesca nella regione. Al centro di questo percorso ci sono le comunità di pescatori che agiscono come promotori di un cambiamento positivo, in un’epoca in cui il loro futuro è a rischio, così come la sostenibilità a lungo termine degli ecosistemi del Mediterraneo e del Mar Nero.

L’evento di metà percorso del RPOA-SSF, insieme alle conclusioni del gruppo di lavoro della CGPM sulla piccola pesca tenutosi a marzo 2024, getterà le basi per le deliberazioni dei decisori che si terranno nella sessione annuale della CGPM a novembre 2024.

Pescare oggi per domani

E’ per rispondere a queste necessità e supportare l’attuazione del RPOA-SSF in Italia che il WWF è stato impegnato dal 2017 con il progetto Pescare Oggi per Domani. Ormai nella sua seconda fase, il progetto vuole mirare alla la piena attuazione del piano regionale, che si sviluppa con obiettivi e azioni intorno a nove ambiti principali per la pesca artigianale, promuovendo pratiche di pesca sostenibili, l’inclusione di gruppi marginalizzati come le donne e i giovani nei processi decisionali, l’adattamento ai cambiamenti climatici e la riduzione dell’impronta di CO2 del settore per una pesca più sostenibile entro il 2028.

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