6 dicembre: all’ordine del giorno della Conferenza Stato-Regioni torna in discussione il Piano di Conservazione e Gestione del Lupo in Italia
Il WWF chiede che il Piano venga approvato al più presto, escludendo il ricorso agli abbattimenti in deroga, che non risolvono i problemi della convivenza tra lupo ed attività produttive, come dimostrano le esperienze negative della Francia e di altri paesi europei.
Al contrario i casi di prevenzione, dove attuati seriamente e sfruttando gli ingenti fondi europei già disponibili per gli allevatori, hanno dimostrato un netto calo dei danni, come ad esempio in Piemonte, Emilia-Romagna e nel Grossetano, consentendo di ricorrere agevolmente agli indennizzi per i pochi casi irrisolvibili.
“E’ un momento cruciale per il futuro del lupo in Italia”, dichiara Dante Caserta, vicepresidente WWF Italia: “Chiediamo che il Piano venga approvato con fondi adeguati per monitoraggi coordinati e per la messa in opera da subito delle migliori misure di prevenzione, rimboccandoci le maniche tutti insieme per minimizzare i conflitti e ridurre drasticamente il bracconaggio. Solo così dimostreremo che la convivenza è possibile e potremo mettere la parola fine (con buona pace di chi la cavalca per i propri interessi) ad una ‘guerra del lupo’ che sta andando avanti da troppo tempo e le cui principali vittime sono da un lato questi splendidi animali e dall’altro gli stessi allevatori, a cui vengono promesse soluzioni che in realtà non risolvono proprio nulla”.