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In Italia l'appello di WWF, Greenpeace e Legambiente

Dalla Svezia alla Romania i volontari di #Together4Forests si sono attivati in 14 Paesi europei contro la deforestazione causata dall’UE

Più impegno contro la deforestazione

La coalizione europea #Together4Forests, in Italia sostenuta principalmente da WWF, Greenpeace e Legambiente, chiede ai ministri dei Paesi membri dell’Ue, che il prossimo 17 marzo dovranno esprimersi sulla bozza della normativa europea per arginare la deforestazione, un impegno forte per colmare le lacune ancora esistenti.

Finalmente le aziende che immettono determinati prodotti e materie prime sul mercato comunitario dovranno tracciarne l’origine e dimostrare che non sono collegati alla distruzione o al degrado delle foreste. Si tratta di un importante passo avanti, ma non basta.

L’iniziativa al Circo Massimo

A Roma, volontari e volontarie di WWF, Greenpeace e Legambiente hanno aperto un grande striscione al Circo Massimo con la scritta: “Sparito in 24 secondi! Ministro Patuanelli ferma la deforestazione”. Nel mondo, infatti, ogni due secondi un’area di foresta grande come un campo da calcio viene distrutta: questo significa che un’area dell’estensione del Circo Massimo – uno spazio che può contenere mezzo milione di persone – sparirebbe in soli 24 secondi.

La coalizione in 14 Paesi europei

Dalla Svezia alla Romania, la coalizione è scesa in piazza in 14 Paesi europei per chiedere ai ministri competenti che la bozza della normativa per la tutela delle foreste pubblicata lo scorso novembre venga integrata con alcuni punti essenziali.

Together4Forests

I prodotti con deforestazione incorporata

La lista di prodotti e materie prime stilata dalla Commissione dovrà comprendere tutti quei prodotti la cui filiera genera distruzione delle foreste come, per esempio, la carne di maiale e di pollo (e non solo quella bovina), la gomma e il mais. Inoltre, è necessario che il divieto di importazione venga esteso anche a prodotti che mettono in pericolo altri ecosistemi di grande importanza per la salvaguardia della biodiversità e del clima del pianeta, come le savane e le zone umide, onde evitare che la pressione dell’agricoltura industriale, invece di diminuire, venga semplicemente spostata dalle foreste verso altri ecosistemi.

La tutela dei diritti umani

Un altro punto riguarda il rispetto delle normative internazionali per la tutela dei diritti umani, che non viene considerato tra i requisiti per immettere prodotti sul mercato comunitario, lasciando i Popoli Indigeni e le comunità forestali tradizionali esposti ad abusi e violenze. Infine, è necessario che la proposta affronti l’impatto degli investimenti del settore finanziario europeo sugli ecosistemi del pianeta.

La campagna #Together4Forests

Nel 2020 oltre 160 ONG e un milione di persone, tra cui 75 mila italiani, hanno firmato una petizione promossa dalla coalizione #Together4Forests per chiedere all’Ue una normativa rigorosa in grado di impedire l’importazione di prodotti legati alla distruzione delle foreste e alla violazione dei diritti umani. Il 17 marzo i ministri dell’Ambiente dei paesi UE si riuniranno per esaminare la bozza di normativa e discuteranno gli emendamenti ad essa.

Il tuo messaggio ai ministri

A questo proposito, sarà attivo da oggi, uno strumento che permetterà a chiunque di inviare una email direttamente ai ministri competenti. Lo scopo è quello di sottolineare la propria preoccupazione per la distruzione degli ecosistemi naturali di cui la Ue è responsabile e di conseguenza chiedere di sostenere una legge forte e ambiziosa per contrastare efficacemente il problema.

  • Fermiamo la deforestazione causata dall'UE
    Fermiamo la deforestazione causata dall'UE

    Chiedi ai ministri competenti di sostenere una legge forte e ambiziosa per contrastare il problema

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