Dall’alba al tramonto. Brevissime pause, tantissimi i chilometri macinati. Diversi amici, guardie volontarie venatorie o semplici attivisti, hanno raggiunto la sede del WWF di Salerno per prendere parte al campo antibracconaggio, iniziato lo scorso sabato, 19 Aprile.
Vaste le aree monitorate, molte le segnalazioni arrivate da semplici cittadini alla sede del WWF. Diversi gli interventi già effettuati, molti controlli. I volontari, sorretti dalla passione cieca per la difesa della natura e da una buona dose di adrenalina e coraggio, non sono stanchi, neppure dopo estenuanti marce in montagna, in piena notte.
La luce della luna crescente di queste notti li ha guidati lungo i percorsi del parco dei monti Lattari per recuperare due richiami acquistici per richiamare le quaglie, fiaccate da ore di volo per rientrare in Italia.
Sulla foce del fiume Sele la “caccia” era ai pescatori di frodo. Fortunatamente si iniziano a raccogliere i primi frutti di un lavoro decennale e tutti i controlli hanno avuto esito positivo.
Un cielo nuvoloso ha accompagnato i volontari nel Cilento. Altro richiamo recuperato, non senza fatica.
In mattina, a Campagna un’operazione congiunta con la locale stazione dei CC ha portato al controllo di un allevatore di cardellini e altri piccoli uccelli. Al momento del controllo, si è potuto appurare che il registro non era conforme alle regole. A vista sul balcone dell’abitazione dell’allevatore c’erano una decina di gabbie con altri fringuellidi, controllati risultavano sprovvisti di anelli identificativi inamovibili . Sequestrati 10 tra cardellini e altri fringuelli.
Appena possibile saranno restituiti al loro ambiente naturale. Ed è solo l’inizio.
L’antibracconaggio non conosce crisi.
(resoconto di Luana Oliva del WWF Salerno)