WWF: una “facile” scorciatoia che non porterà soluzioni
La decisione della Provincia Autonoma di Trento (PAT), che dà il via libera all’uccisione di 8 orsi l’anno, è demagogica e si basa su assunti che la maggioranza degli studi scientifici e delle esperienze internazionali smentiscono. Il WWF Italia ribadisce che gli abbattimenti non sono la strada corretta per mitigare il conflitto e favorire la coesistenza. Ancora una volta l’ente invece sceglie la strada della “facile” scorciatoia per affrontare nel modo peggiore il tema della convivenza tra uomo e grandi carnivori. L’abbattimento così, invece di rappresentare l’estrema “ratio” da adottare solo in caso di fallimento di altri sistemi e in casi puntuali, diviene l’unica strada che la PAT è in grado di percorrere.
Chi oggi delibera l’abbattimento di 8 orsi problematici all’anno ha fatto troppo poco in questi anni nel campo della prevenzione e della comunicazione. A mancare sono stati un adeguato lavoro di informazione e sensibilizzazione nei confronti delle popolazioni residenti e diffuse e concrete azioni nel campo della prevenzione dei conflitti e dell’insorgenza di comportamenti problematici negli orsi.
La soluzione sta nella prevenzione e informazione al pubblico
La responsabilità della frequentazione di alcuni esemplari di orso di centri abitati è di chi non ha assicurato la diffusione di adeguati cassonetti dell’organico a prova di orso. Gli abbattimenti non risolveranno il problema, né dei danni né della presenza di orsi nei centri abitati, e non aumenteranno il senso di sicurezza delle comunità che vivono le montagne trentine. Questi fenomeni vanno affrontati con lungimiranza e affidandosi alle conoscenze scientifiche disponibili. La convivenza tra uomini e grandi carnivori va prima di tutto costruita attraverso azioni di prevenzione e mitigazione dei conflitti e con adeguate campagne di informazione al pubblico.
-
Orso bruno
Orso bruno una specie simbolo minacciata di estinzione