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Riapre l'Oasi WWF Valle della Caccia

Dopo un periodo di chiusura forzata dovuta anche all’emergenza Covid l'Oasi campana riapre i battenti

Un luogo tra i più affascinanti e selvaggi dei Monti Picentini

L’Oasi Valle della Caccia in Irpinia (Comune di Senerchia), dopo un periodo di chiusura forzata dovuta anche all’emergenza Covid, riapre al pubblico.
La giunta comunale in collaborazione con la struttura locale del WWF Italia ha deciso di ridare alla collettività quest’area naturale ricca di un fascino particolare posta all’interno del Parco regionale dei Monti Picentini.

“Siamo fieri di aver riconsegnato ai tanti visitatori, questo luogo spettacolare che è uno dei più suggestivi della Campania” ha detto il Sindaco Adriano Mazzone. “Per Senerchia l’Oasi è uno dei tasselli di quel “network della bellezza” che vogliamo costruire insieme con gli altri comuni del nostro territorio. Una rete di eccellenze paesaggistiche, naturali, culturali e agroalimentari che deve diventare la base su cui costruire un futuro concreto per i nostri borghi. Bisogna dunque non solo conservare ma creare programmi e progetti per rendere queste eccellenze fonti di reddito per i nostri giovani.”

Grotte e torrenti caratterizzano il paesaggio dell’Oasi Valle della Caccia

L’Oasi WWF Valle della Caccia, nonostante il nome, è un luogo protetto tra i più affascinanti e selvaggi dei Monti Picentini. Si trova all’interno di un Sito d’Importanza Comunitaria e di una Zona di Protezione Speciale. L’area si estende per oltre 450 ettari, qui s’incontra una stazione di pini neri, una cascata spettacolare di circa 30 metri di altezza , un vallone selvaggio, le grotte del muschio. Un vero tuffo nella natura incontaminata. I boschi sono tra i più belli dell’Appennino campano, un ambiente montano impervio attraversato dal torrente Acquabianca che forma una splendida cascata e grotte di muschio.

Le specie presenti sono quelle tipiche dell’appennino: il lupo il gatto selvatico, il tasso, il ghiro, la martora, il moscardino e la volpe; Anche l’avifauna è molto numerosa, la specie più rilevante è indubbiamente il picchio nero, ma anche i tanti rapaci, quali aquila reale, falco pellegrino, poiana, civetta, allocco, gufo comune e barbagianni. Tra gli anfibi si possono osservare l’ululone dal ventre giallo, la salamandra pezzata e il tritone italico.

Immancabile la visita all’antico abitato di Senerchia che parte dai resti del castello longobardo, le mura e una torre cilindrica, siti in posizione elevata, da cui il colpo d’occhio è certamente notevole. Si può osservare l’intero abitato, con un antico mulino del ‘700.

La flora è quella caratteristica degli Appennini, con predominanza di faggio (con esemplari di notevoli dimensioni), in compagnia di betulle, aceri di monte, sorbi, maggiociondoli, ornelli e splendidi antichi agrifogli e tassi.
Numerose sono le orchidee selvagge e le aquilegie. Particolarmente interessante la presenza di una stazione di betulla pendula e una lecceta di eccezionale bellezza. Sulle rocce c’è il raro ed endemico pino nero. Presenti numerose grotte le più conosciute quella del Profonnale e quella della Lucinella.
L’Oasi Valle della Caccia sarà aperta da aprile a settembre, il sabato e la domenica dalle ore 10 alle 19 . Gruppi e scolaresche tutti i giorni, previa prenotazione attraverso la mail dell’oasi: valledellacaccia@wwf.it
L’apertura e tutti i servizi verranno avviati, in maniera graduale, dal 15 aprile 2022.

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