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Riserva Litorale Romano compie 20 anni

La Riserva Naturale Statale “Litorale Romano” compie oggi 20 anni. Fu istituita infatti con decreto del Ministero dell’Ambiente pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 2 maggio 1996, al fine di conservare le caratteristiche ecologiche, di tutelare il patrimonio storico,…

La Riserva Naturale Statale “Litorale Romano” compie oggi 20 anni. Fu istituita infatti con decreto del Ministero dell’Ambiente pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 2 maggio 1996, al fine di conservare le caratteristiche ecologiche, di tutelare il patrimonio storico, archeologico e paesaggistico, di salvaguardare il patrimonio agricolo dei territori tra Roma e il mare risparmiate dalla urbanizzazione pianificata e abusiva.
“Chiunque frequenti il litorale romano percepisce come ad oggi soltanto nelle tre Oasi del  WWF (Macchiagrande, Foce Arrone e Vasche di Maccarese), nella Tenuta Presidenziale di Castelporziano  e nelle  due Oasi della LIPU (Castel di Guido e Idroscalo) si sia concretizzata una effettiva gestione ambientale; sul resto dell’amplissimo territorio tra Roma e il mare non viene esercitata alcuna tutela attiva, cioè di reali interventi di conservazione e valorizzazione, nonostante sia ancora pressato da trasformazioni urbanistiche e infrastrutturali – sottolinea il direttore generale del WWF Gaetano Benedetto -. Ed anche le misure di prevenzione non sempre reggono rispetto a queste pressioni: la Riserva del Litorale nel suo complesso dunque rimane ancora un obiettivo raggiunto più sulla carta che non nella realtà”.
La cronaca di questi venti anni è impietosa con il Litorale Romano. La spiaggia di Capocotta è stata ripetutamente oggetto di abusi edilizi – con effetti devastanti sui delicati habitat delle dune – abusi non colti e non contrastati dalla amministrazione comunale di Roma. Solo di recente si è finalmente concretizzato il sequestro dei i chioschi ampliati oltre i limiti di legge. Occorre aggiungere che sono molte le dune lungo il litorale romano – ad esempio quelle di Palidoro o di Coccia di Morto – che avrebbero esigenza di una tutela più accorta.
Non è stata inoltre finora affrontata in maniera risoluta la grave vicenda del Camping Capitol, che ha ricevuto dal Comune di Roma una autorizzazione (nel 2005) inerente esclusivamente la riqualificazione degli edifici esistenti, ma che nel tempo ha visto l’abbattimento di moltissimi pini di alto fusto, la moltiplicazione delle cubature (quasi triplicate con stratagemmi formali) nonché  un parere positivo della Regione Lazio in una procedura di VIA  (nel 2011), parere che inspiegabilmente ha omesso di acquisire e considerare il parere vincolante della Commissione di Riserva, dovuto per legge. Oggi, nonostante sopralluoghi, denunce e procedimenti giudiziari, continuano indisturbati i lavori che potrebbero portare – in contrasto con la disciplina di salvaguardia della Riserva – alla realizzazione di un camping per 5000 ospiti con centinaia di bungalow, un enorme piazzale di parcheggio con una grande struttura commerciale, insomma una autentica colata di cemento in una delle aree formalmente più tutelate della Riserva Statale.
Sono segnali pericolosi che debbono essere contrastati con decisione; il WWF ritiene infatti che la buona gestione della Riserva Naturale Statale “Litorale Romano” sia una condizione imprescindibile per migliorare la sostenibilità dell’insediamento romano.
Il WWF auspica pertanto che il ventennale della istituzione della Riserva rappresenti l’occasione per una decisa assunzione di responsabilità da parte delle amministrazioni pubbliche coinvolte, per un cambio di rotta che dovrà manifestarsi nell’immediato attraverso: a) l’approvazione del Piano di Gestione della Riserva, che fisserà le regole certe e le prospettive per il suo governo; b) il chiarimento definitivo della legittimità o meno delle trasformazioni in corso nel Camping Capitol e la cessazione di ogni attività incompatibile, anche attraverso l’annullamento da parte della Regione Lazio, in regime di autotutela, della pronuncia positiva alla VIA; c) la promozione di una efficace governance tra il Commissario, la Commissione della Riserva ed i Comuni di Roma e Fiumicino, che fino ad ora hanno operato poco e talvolta in un aperto contrasto, situazione che oggettivamente ha favorito il degrado e non la tutela.
La presidente della OA ‘Litorale Laziale’ del WWF, Franca Maragoni per il ventennale si aspetta un “regalo” dalle amministrazioni pubbliche chiamate a gestire la Riserva ‘Litorale Romano’: “Quello di recuperare un forte rapporto con i cittadini, garantendo, da un lato, una migliore informazione sulle vicende in corso e dall’altro riprendendo le attività di fruizione e di educazione ambientale”.

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