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Salvataggio di un gufo comune in provincia di Vibo

Un eccezionale ritrovamento di un giovane Gufo comune (Asio otus) si è verificato nella mattinata del 30 maggio, nelle campagne sopra Nicotera. Ad accorgersi della presenza di un giovane rapace notturno, incapace di volare, su un terreno adibito a…

Un eccezionale ritrovamento di un giovane Gufo comune (Asio otus) si è verificato nella mattinata del 30 maggio, nelle campagne sopra Nicotera. Ad accorgersi della presenza di un giovane rapace notturno, incapace di volare, su un terreno adibito a uliveto, è stato Roberto Tripaldi di Limbadi che, dopo diverse telefonate a vari enti, è riuscito a contattare il responsabile scientifico del WWF di Vibo Valentia, Pino Paolillo, al quale il giovane rapace è stato consegnato. Il naturalista del WWF non ha nascosto la propria meraviglia nel trovarsi di fronte non il solito allocco o barbagianni, ma un giovane Gufo comune di poche settimane di vita, privo di alcune penne remiganti e quindi destinato a sicura morte senza il provvidenziale intervento del cittadino limbadese.  Secondo Paolillo “ Il ritrovamento di un esemplare così giovane è la prova che il Gufo comune nidifica anche in provincia di Vibo, fatto finora non documentato prima. Diversi infatti gli episodi riguardanti adulti feriti durante il periodo autunno invernale, ma mai era stato ritrovato un pulcino dalla Provincia di Vibo, a riprova della rarità del fenomeno. La prima nidificazione in Calabria fu accertata nel 1986 in Sila e da allora si sono registrati altri casi in diverse zone della Calabria settentrionale”.
Il Gufo è un grande predatore di roditori come  arvicole, topi campagnoli, ratti, ma si nutre anche di toporagni e talpe, rivelandosi quindi un utile alleato dell’agricoltore. Il giovane Gufo è solo l’ultimo volatile recuperato e portato in salvo dal WWF , la cui attività  non si è mai fermata neanche durante il pesante lockdown: allocchi, rondoni, gabbiani reali, merli, ghiandaie e gruccioni, sia giovani inetti o adulti feriti, sono stati accuditi  prima di essere inviati ai Centri di recupero della fauna selvatica, grazie all’impegno di alcuni volontari dell’associazione.
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