“Bene ha fatto il Governo a chiedere l’intervento della Corte Costituzionale per verificare la legittimità della revisione unilaterale della Giunta della Regione Sardegna del Piano paesistico dell’isola”. Questo il commento di FAI – Fondo Ambiente Italiano e di WWF Italia dopo la decisione da parte del Governo, su impulso del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo – MIBACT, di rimettere la questione alla Consulta.
FAI e WWF ricordano che lo scorso ottobre la Giunta Cappellacci non solo ha repentinamente e inspiegabilmente bloccato un iter avviato con il MIBACT, ma ha anche palesemente violato le disposizioni del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio che impongono la pianificazione congiunta tra lo Stato e le Regioni. Per questo auspicano vivamente che la Corte costituzionale accolga il conflitto di attribuzione sollevato dallo Stato nei confronti della Regione Sardegna e si possa così tornare alla pianificazione congiunta. Questa costituisce la strada maestra per una corretta gestione del Paesaggio che, in quanto bene di tutti, non può essere minacciato per soddisfare esigenze elettorali. Su un’analoga violazione del principio di pianificazione congiunta Stato-Regioni si è già espressa la stessa Consulta nella sentenza n. 308 del dicembre 2013, dichiarando l’incostituzionalità di un’altra norma sarda in materia di Paesaggio (n. 20/2012).