L’ingegnere forestale olandese, Ludwik van Kemenade è tornato anche quest’anno a visitare la Riserva naturale di bosco Rocconi nella Alta Valle del’Albegna. E’ questa la sua quinta visita a Roccalbegna, nella Maremma interna per studiare la straordinaria biodiversità presente in questo particolare biotopo. Alle scoperte fatte nei viaggi precedenti occorre aggiungere una serie di novità che vanno a sommarsi ai dati già raccolti a conferma dello straordinario valore naturalistico della Riserva dal punto di vista botanico e faunistico.
Gli alberi
Ai lecci millenari che già si conoscevano possiamo aggiungere altri alberi secolari: carpini neri, tigli, faggi e aceri, veri e propri patriarchi della natura a guardia di questo magico luogo, salvato dal WWF nel lontano 1995 quando l’associazione si impegnò ad acquistare l’area da un privato. Molti piegati e contorti dalle intemperie e sbiancati dal sole estivo, abbarbicati alle rocce calcaree e creano, come dice van Kemenade “un ecosistema di rara bellezza e valore scientifico, conservatosi nei secoli probabilmente grazie alla impossibilità di esbosco”. Gli alberi scoperti che più hanno colpito il ricercatore olandese sono cinque tigli di capitozzatura antica e un acero di dimensioni gigantesche (più di venti metri).
Le specie animali
Nelle anse tranquille e pulite di un torrente è stata inoltre confermata la presenza della rara e bellissima salamandrina dagli occhiali, della cui presenza nel grossetano si avevano fino ad oggi solo sporadiche segnalazioni. Occorre aggiungere che la salamandrina è endemica della penisola italiana e oltre ad essere rara sopravvive solo in zone incontaminate ed ha abitudini riservate e crepuscolari. Ed è di questi giorni anche l’arrivo dall’Africa della coppia dei bianconi, i grandi rapaci che si cibano solo di serpenti, tornati a nascondere tra chiome millenarie di questa valle selvaggia il loro nido segreto.
“Ci torno di sicuro” dice van Kemenade “la Riserva naturale di Rocconi è una fonte richissima di tesori naturali. Dato l’ambiente ripidissimo e quasi inaccessibile, il bosco nasconde le sue ricchezze molto bene. Questo fatto aumenta solo la sfida di trovare nuove scoperte, e sono sicuro che continueremo a scoprirne delle belle”.
Van Kemenade è ospite di Riccardo Nardi, che per anni è stato il responsabile dell’Oasi di Rocconi e che ha una conoscenza capillare del territorio di Roccalbegna e in particolare dell’ Oasi. Rocconi ha caratteristiche ambientali uniche: oltre al patrimonio botanico, possiede anche eccellenze in campo ornitologico, teriologico, entomologico, geologico e micologico. Una Riseva Naturale creata nel 1994 per salvare l’area dal taglio a raso e per tutelare uno dei rapaci più rari in Europa, il falco lanario. Rocconi ha panorami selvaggi, possibilità escursionistiche e scientifiche, unisce lo stupore e il fascino di ritrovarci in quella antica Maremma ora purtroppo quasi scomparsa, e soprattutto, nonostante gli anni, rimane l’emozione e la consapevolezza che ci saranno ancora nuove scoperte. (Fabio Cianchi, Riccardo Nardi)
L’Oasi WWF di Bosco Rocconi è visitabile ogni domenica, previa prenotazione, e in tutti gli altri giorni per gruppi e scolaresche.
I prossimi appuntamenti tematici per visitare Rocconi sono:
– 19 aprile giornata delle orchidee;
– 24 maggio giornata delle orchidee e delle farfalle;
– 2 giugno osservazione dei rapaci
Per info: 320.8223972 – e-mail: boscorocconi@wwf.it