L’emergenza sanitaria provocata dal Covid-19 è ancora protagonista delle nostre vite e anche il Natale che ci aspetta sarà diverso da quelli passati. Come accade ogni anno, però, il WWF Italia propone una rilettura green delle feste natalizie, che permetterà di rispettare le tradizioni, ma con un occhio di riguardo per la tutela dell’ambiente che, mai come in questo momento storico, è indice anche della salute umana.
Ecco i 5 consigli da seguire come una buona stella, per rendere più sostenibili anche i giorni di festa.
1) IL BUON MENU
Scegliamo un eco-cenone in famiglia: per realizzarlo esistono piatti della cucina tradizionale italiana, oltre a quelli strettamente vegetariani, perfetti per bilanciare il gusto e il rispetto della natura. Fra questi la ribollita toscana, zuppa di fagioli, tortelli di zucca, carciofi alla romana o fritti, insalata di rinforzo campana. Potete anche preparare ricette green sostituendo, ad esempio, il ragù di carne con verdure o legumi. Per il pesce preferite specie meno conosciute e poco richieste, come il sugarello, il tonnetto allitterato, il tombarello, lo zerro, il muggine, il pesce serra, insieme a molluschi come vongole, cozze e ostriche .
Per non sbagliare a tavola seguite 3 principi fondamentali: prodotti di stagione, locali, zero sprechi di cibo con l’aggiunta della taglia giusta per il pesce! E per approfondire consultate la guida al consumo di pesce sostenibile sul sito pescesostenibile.wwf.it
2) LUMI E ADDOBBI
Esistono luminarie salva-clima per l’albero o il presepe. Scegliete luci e luminarie a Led evitando quelle ad incandescenza. Le luci a Led sono un po’ più costose delle altre, ma durano di più e consentono un sicuro ammortamento nel tempo dell’investimento grazie anche ad un risparmio in bolletta di circa il 40%. Minor consumo di energia vuol dire meno emissioni di CO2 nell’atmosfera, quindi minori impatti sul clima. Sono inoltre più sicure in quanto generano poco calore, minimizzando il rischio di incendi dovuti al surriscaldamento. Per l’esterno scegliete luminarie dotate di un pannello fotovoltaico: basta 1 ora di sole per averne 10 di luce! Per gli addobbi natalizi esistono materiali riciclati, ecosostenibili e addirittura decorazioni commestibili realizzate con frutta e verdura di stagione in pieno stile natural-chic: ghirlande di foglie secche, ghiande e rametti dai colori autunnali per il centrotavola, pigne naturali e tappi di sughero usati come segnaposto. Lasciate invece in natura muschio, agrifoglio, vischio (tutte specie protette), felci e fiori invernali.
3) L’ALBERO
La cosa migliore che potete fare è addobbare piante che già possedete o acquistare un sempreverde nostrano (ginepro, corbezzolo, agrume) adatto ai nostri climi. Se volete l’abete, meglio preso in un vivaio locale, controllando la provenienza e la presenza di un idoneo pane di terra e di radici vitali. Trattatelo con cura e dopo le feste trasferitelo in un vaso più grande, posizionato in una zona fresca e umida del terrazzo o del giardino. Per essere più creativi potreste optare per un albero “fai da te” con materiali di riciclo o di recupero. Per gli addobbi, scegliete decorazioni di vetro, legno, oppure di pasta di sale colorata, magari da realizzare con i bambini. Un’altra soluzione è la frutta secca, il marzapane o catenelle di popcorn che, trascorso il Natale, potrete mettere sul terrazzo per rifocillare gli uccelli infreddoliti.
4) UN REGALO… METTENDOCI IL CUORE PER DAVVERO
Pacchetti originali recuperando giornali, spartiti musicali, fumetti ma anche tessuti o carta riciclata. Evitate la carta metallizzata, non riciclabile. Per decorare il pacco, rafia, corda, bastoncini di spezie, al posto dei nastri di plastica. Niente regali provenienti dal traffico illegale di specie, scialli di shahtoosh, gioielli di carapace di tartaruga o denti di squalo, pelli e artigli di grandi felini, ossa di cetacei intarsiate, zanne e pelli di elefante, coralli e conchiglie. Neppure animali esotici privi della certificazione CITES e senza aver appurato l’effettiva disponibilità ad accudirli nel rispetto delle loro specifiche esigenze. Una scelta bella e originale, potrebbe essere quella di aderire alla campagna “A Natale mettici il cuore”, regalando o regalandosi l’adozione di una specie fra le più minacciate e vittime di fenomeni come la distruzione di habitat e il commercio illegale. Entro il 2050 i koala e gli orsi polari potrebbero scomparire per sempre; nel Sud-est asiatico oltre 12 milioni di trappole letali stanno decimando le tigri e le loro prede; in Italia l’orso bruno marsicano è in pericolo critico di estinzione e nel mondo si contano appena 2.000 individui di panda liberi in natura. Sul sito wwf.it/adozioni è possibile adottare simbolicamente uno dei tanti animali a rischio e in questo modo si sosterranno i progetti WWF a loro tutela. Scegliendo il kit di adozione digitale, poi, il regalo sarà a impatto zero!
5) DOVE LO BUTTO?
I rifiuti nel periodo delle feste di Natale aumentano in media del 30%: diventiamo tutti super-consumatori rispetto ad altri giorni dell’anno. Non aggiungete altro inquinamento a quello già pressante che ha visto un largo utilizzo per esigenze sanitarie del monouso. Per un Natale #plasticfree occhio agli imballaggi, scatole, bottiglie. Usate piatti e bicchieri del ‘servizio’ per il Cenone e in caso di necessità preferite quelli in bioplastica, carta o bambù che smaltirete, anche sporchi, con gli scarti alimentari. Cercate di fare acquisti quanto più possibile di prodotti sfusi e artigianali di qualità. Riducete il volume degli imballaggi prima di buttarli, separate il più possibile le varie componenti di un imballaggio e fate sempre la differenziata.
In vista delle feste natalizie si aggiorna anche la pagina Ecotips del WWF Italia, dove trovare tanti altri consigli su cibo, scelte e abitudini, da seguire per proteggere il pianeta con i nostri piccoli e semplici gesti quotidiani.