Hanno aperto i lavori questa mattina al museo MAXXI di Roma gli Stati Generali dell’educazione ambientale. Il WWF Italia è stato protagonista dei dodici tavoli di lavoro dell’Officina delle Idee. I tavoli erano divisi per temi: mobilità sostenibile, biodiversità, spreco alimentare, lotta ai cambiamenti climatici, agenda 2030, società civile, digitale e comunicazione, ambiente e salute, turismo sostenibile, economia circolare, città e gestione delle risorse naturali. Dal lavoro di ogni tavolo dovrà emergere un documento di sintesi che darà poi vita alla Carta sull’Educazione Ambientale e lo Sviluppo Sostenibile, chiamata a definire un programma di impegni nel medio e lungo periodo sul fronte educativo e formativo.
“50 anni di attività nel campo dell’educazione ambientale. Questa lunga esperienza maturata è stato il contributo del WWF, presente sui vari tavoli tematici, alla Conferenza Nazionale sull’educazione ambientale che si sta svolgendo in questi giorni al Museo MAXXI di Roma e promossa dal Ministero dell’Ambiente”. Lo ha dichiarato Donatella Bianchi, Presidente del WWF Italia che spiega: “È importante ripartire dalla scuola con un approccio trasversale poiché la materia abbraccia temi e problemi globali, a partire dall’urgenza del cambiamento climatico, e con una pedagogia attiva, strutture scolastiche sostenibili, opportunità di contatto con la natura, docenti competenti e una nuova alleanza tra scuola e offerta formativa attiva sul territorio”.
Tra le varie proposte avanzate dal WWF vi è anche la richiesta di una formazione permanente dei docenti con una progettualità organizzata e orientata alla sostenibilità, il rafforzamento dell’autonomia scolastica che colleghi la scuola alle risorse del territorio per usufruire in termini di formazione, laboratori, interventi didattici e orientamento al lavoro.
“Da sempre abbiamo creduto nell’educazione allo sviluppo sostenibile come strumento indispensabile per rafforzare la capacità di individui, gruppi, comunità, organizzazioni e nazioni, nel formulare giudizi e decisioni a favore di uno sviluppo che si mantenga entro i limiti biofisici del nostro Pianeta”, continua Donatella Bianchi che conclude: “La salute del nostro pianeta, infatti, è la base stessa della nostra sopravvivenza: prendersi cura della natura significa concretizzare il proprio ruolo di custode della biodiversità. Per questo non possiamo pensare solo all’educazione scolastica ma ad una nuova alleanza tra educazione formale e non, in un’ottica di apprendimento per tutte le età”.
Fin dalla nascita di WWF Italia l’educazione ambientale per l’associazione è stata considerata come “il miglior investimento per il futuro”: numerose le risorse dedicate in 50 anni di attività attraverso la formazione dei docenti, la gestione di Centri Educazione Ambientale, la proposta di pacchetti e programmi educativi tematici per le classi (Panda Club), l’organizzazione di viaggi a sfondo ambientale in Italia e all’estero, le visite guidate nelle sue 100 Oasi protette e, di recente, le proposte di programmi nell’ambito del progetto di alternanza “scuola-lavoro”.
Serve un coordinamento nazionale duraturo per l’educazione ambientale
Hanno aperto i lavori questa mattina al museo MAXXI di Roma gli Stati Generali dell’educazione ambientale. Il WWF Italia è stato protagonista dei dodici tavoli di lavoro dell’Officina delle Idee. I tavoli erano divisi per temi: mobilità sostenibile,…