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Sgominata in Campania una rete di bracconieri

Legambiente, Lipu e WWF Italia: approvare subito i delitti contro la fauna inserendo nel Collegato Ambientale le indicazioni del Piano Nazionale Antibracconaggio     “Una ennesima conferma di quanto il bracconaggio in Italia sia una vera e propria…

Legambiente, Lipu e WWF Italia: approvare subito i delitti contro la fauna inserendo nel Collegato Ambientale le indicazioni del Piano Nazionale Antibracconaggio  

 
“Una ennesima conferma di quanto il bracconaggio in Italia sia una vera e propria emergenza criminale – dichiarano Legambiente, Lipu e WWF Italia –. Cattura, uccisione e commercio illegale di animali selvatici sono in continuo aumento ed alimentano un mercato che produce ingentissimi profitti a fronte di sanzioni irrisorie. Chiediamo al Ministro Costa una legge chiara e inequivocabile per ottenere i delitti contro la fauna e fornire ad inquirenti e forze di polizia strumenti efficaci per contrastare questi odiosi reati”. 
 
Le associazioni ambientaliste Legambiente, Lipu e WWF Italia plaudono alla brillante operazione coordinata dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere e portata a termine dai militari della Sezione Operativa Antibracconaggio e Reati a Danno degli Animali del Raggruppamento Carabinieri CITES e del Nucleo Carabinieri CITES di Napoli, coadiuvati nella fase esecutiva dai militari del Gruppo Carabinieri Forestali di Napoli e Latina e del Comando Provinciale di Napoli. 
L’attività investigativa ha consentito di individuare un grande commercio illegale di uccelli appartenenti a specie protette, che venivano catturati in diverse aree del sud Italia, attraverso l’utilizzo di trappole, richiami acustici ed altri strumenti illegali. Gli esemplari, venivano poi custoditi in condizioni tali da causare loro evidenti sofferenze e infine venduti nel mercato clandestino sia a privati, sia ad esercenti commerciali compiacenti, alcuni dei quali provenienti dall’Italia del nord, per un giro di affari stimato in oltre 350.000 euro annui.
La stessa Unione Europea ha più volte sollecitato il nostro Paese ad adottare un sistema legislativo che possa realmente consentire di contrastare queste condotte criminali, pena l’attivazione di una nuova procedura di infrazione contro l’Italia. Per questa ragione è stato istituito il Piano d’Azione nazionale per il contrasto degli illeciti contro gli uccelli selvatici (Piano Nazionale Antibracconaggio). 
 
Il Collegato ambientale, che a breve dovrà essere approvato in Consiglio dei Ministri, rappresenta quindi una occasione storica per consentire, finalmente, di infliggere un colpo decisivo a chi si arricchisce sulla pelle degli animali e per non vanificare i quotidiani sforzi investigativi e di presidio del territorio profusi dalle Autorità pubbliche, con la collaborazione delle guardie volontarie delle stesse associazioni ambientaliste. 
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