La Commissione Ambiente del Parlamento UE vota per una drastica riduzione dell’uso di pesticidi chimici di sintesi
Il WWF è molto soddisfatto per l’esito del voto di oggi degli eurodeputati, che prevede una drastica riduzione dell’uso di pesticidi chimici di sintesi, in particolare quelli più pericolosi, e il divieto di tutti i pesticidi chimici nelle aree sensibili, siti Natura 2000 e aree con presenza di insetti impollinatori a rischio estinzione, compresi gli spazi verdi urbani. Importante anche l’indicazione di un nuovo obiettivo UE al 2030 per aumentare le vendite di pesticidi a basso rischio.
La nuova campagna Sustainable Future e la provocazione #IlPandaSiamoNoi
Proprio la scorsa settimana, attraverso la provocazione #IlPandaSiamoNoi, il WWF ha lanciato la sua campagna Sustainable Future, denunciando l’attuale economia dei veleni legalizzati e ricordando che ancora oggi, a livello globale, vengono utilizzate 3,5 milioni di tonnellate di pesticidi all’anno.
Delusione per il voto contrario dalla maggior parte degli europarlamentari italiani
Oggi gli europarlamentari italiani presenti in Commissione Ambiente si sono divisi nel voto: PD e Movimento 5Stelle hanno votato per la riduzione dei pesticidi, mentre Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega hanno votato contro. Quest’ultima è una scelta incomprensibile, contro gli interessi dei cittadini e dell’ambiente ma anche dei singoli agricoltori, la cui salute è messa a rischio dall’uso smisurato di pesticidi.
Entro il 2030 ridurre di almeno il 50% uso e rischio dei pesticidi chimici di sintesi
Nel testo adottato dalla Commissione Ambiente del Parlamento UE, con 47 voti favorevoli, 37 contrari e 2 astensioni, si legge che entro il 2030 l’UE dovrà ridurre di almeno il 50% l’uso e il rischio dei pesticidi chimici di sintesi e del’ 65% l’uso dei cosiddetti “pesticidi più pericolosi” (rispetto alla media 2013-2017). L’obiettivo è stato innalzato per i pesticidi più pericolosi (nella proposta della Commissione la riduzione era del 50%), gli obiettivi di riduzione di ogni Stato membro non saranno più stabiliti dalla Commissione, ma ogni Stato dovrà fissare i propri obiettivi nazionali, sulla base delle vendite annuali, del livello di pericolosità delle sostanze utilizzate e delle superfici agricole nazionali. La Commissione verificherà se gli obiettivi nazionali sono coerenti per il conseguimento degli obiettivi europei al 2030.
Per l’Italia la Commissione fissava un obiettivo di riduzione del 62% per tutti i pesticidi e del 54% per quelli più pericolosi. Se il testo finale del Regolamento sarà confermato, l’Italia dovrà fissare gli obiettivi di riduzione nel proprio Piano di Azione Nazionale Pesticidi (scaduto nel febbraio 2019).
Altra importante indicazione è il divieto dell’uso dei pesticidi chimici (ad eccezione di quelli autorizzati per l’agricoltura biologica e la lotta biologica) nelle aree sensibili come tutti gli spazi verdi urbani compresi parchi, parchi giochi, campi sportivi, sentieri pubblici e aree Natura 2000 e il rispetto di una zona cuscinetto di cinque metri in tutte le aree agricole.
Le richieste del WWF all’Europa
Inoltre, i Paesi dell’UE dovranno garantire che i pesticidi chimici siano utilizzati solo come ultima risorsa, come stabilito nella gestione integrata dei parassiti. Il WWF Italia da tempo chiede regole certe per la gestione di una vera agricoltura integrata eliminando l’uso dei pesticidi quando esistono già valide alternative, come nel caso del diserbo chimico.
Il voto della Commissione Ambiente del Parlamento UE va in contraddizione però con la proposta della Commissione europea di rinnovo dell’autorizzazione del glifosato per altri 10 anni: proprio oggi gli eurodeputati non hanno raggiunto la maggioranza per contrastare il rinnovo del glifosato.
Tutte le modifiche introdotte dal Regolamenti SUR dovranno essere graduali per ridurre al minimo l’impatto sulla sicurezza alimentare, per questo appare poco realistico il traguardo del 2030. Ma l’indirizzo politico per una riduzione dell’uso dei pesticidi è evidente e dovrà adesso essere confermato dal voto in plenaria del Parlamento UE, previsto il 20-23 novembre 2023, dopodiché si aprirà il negoziato finale del Trilogo per arrivare all’approvazione definitiva prima del termine della Legislatura europea.
Questo voto della Commissione Ambiente è un segnale positivo dopo mesi di polemiche e tentativi delle Associazioni agricole e dell’industria di bloccare la discussione sul nuovo Regolamento SUR e per una significativa riduzione dei pesticidi. Oggi è stato fatto un importante passo in avanti nella giusta direzione sulla strada della transizione ecologica dell’agricoltura in Europa, attendiamo con maggiore fiducia e speranza il voto in plenaria del Parlamento europeo
Eva Alessi, responsabile Sostenibilità WWF Italia