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Statement su violenze in Congo

Il WWF non tollera gli abusi dei diritti umani e siamo profondamente preoccupati per le persone colpite dai presunti abusi. La collaborazione con le comunità locali e il rispetto dei diritti umani sono i principi fondamentali del nostro…

Il WWF non tollera gli abusi dei diritti umani e siamo profondamente preoccupati per le persone colpite dai presunti abusi. La collaborazione con le comunità locali e il rispetto dei diritti umani sono i principi fondamentali del nostro lavoro.
Il WWF lavora in aree geografiche e contesti sociali estremamente difficili, spesso teatro di guerre civili e instabilità. Lavoriamo continuamente per rafforzare le nostre procedure operative, con l’obiettivo di aumentare la protezione dei diritti delle persone e garantire meglio la loro sicurezza, in tutto il mondo in cui operiamo.

Il 4 marzo 2019 abbiamo annunciato una Indagine Indipendente (Independent Review) per fare piena luce su quanto accaduto e agire sulle accuse formulate in relazione alle violazioni dei diritti umani nei luoghi in cui lavoriamo. Questa Inchiesta indipendente è condotta da un panel guidato dall’ex Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Navi Pillay. Il panel riferirà i risultati e le raccomandazioni al termine della revisione.

Aggiornamento sulle azioni nella Repubblica Democratica del Congo

Nel giugno 2018, in risposta alle accuse nel Parco Nazionale di Salonga nella Repubblica Democratica del Congo (RDC), il WWF e l‘Institut Congolais pour la Conservation de la Nature (ICCN) del governo hanno avviato un’indagine che è stata estesa per includere le accuse fornite da Rainforest Foundation UK (RFUK) tra maggio e novembre 2018 di 6 crimini violenti. La ONG congolese, APEM, in rappresentanza di RFUK, è stata anche invitata a partecipare all’inchiesta che si è conclusa nel febbraio di quest’anno. Sulla base dei risultati dell’indagine, sono stati intrapresi senza indugio i seguenti passi:

• Il WWF e ICCN hanno fatto riferimento a tutti i sei casi investigati presso l’Auditeur militaire, l’autorità competente per avviare procedimenti giudiziari all’interno del paese;
• Su raccomandazione del WWF, l’ICCN ha sospeso tutte le eco-guardie sospettate di essere coinvolte negli incidenti, in attesa di processo;
• Un’ulteriore indagine indipendente si svolgerà in agosto per esaminare ulteriormente le accuse sollevate di recente da RFUK.
Tra l’altro, la relazione non è stata resa pubblica per la preoccupazione per la salute e la sicurezza delle vittime e delle comunità delle vittime e per non interferire con il giusto processo, comprese le indagini penali contro i presunti colpevoli. Una bozza del rapporto è stata condivisa con i donatori per il progetto ed è stata offerta a RFUK su base confidenziale.

A seguito del rapporto, il WWF ha anche chiesto alle più alte istituzioni della Repubblica Democratica del Congo di promuovere il processo giudiziario e consegnare tutti i presunti colpevoli alla giustizia. Ciò è stato concordato in una riunione a Kinshasa nel maggio 2019 tra i Direttori generali di WWF Internazionale, ICCN e il ministro ad interim della Repubblica Democratica del Congo per l’ambiente e lo sviluppo sostenibile.

Questo accordo includeva anche:

• L’implementazione di un nuovo Codice di condotta, che dovrà essere firmato da tutti i dipendenti del parco;
• Un piano per migliorare ed espandere il meccanismo dei reclami a Salonga nel 2019;
• La fine immediata delle pattuglie congiunte tra ecoguard e unità militari;
• Sforzi continui per aiutare a implementare le imprese forestali comunitarie come un modo per garantire il coinvolgimento delle popolazioni locali e mezzi di sussistenza sostenibili per le comunità come amministratori di conservazione;

I risultati dell’indagine Salonga sono stati inclusi anche nell’Indagine indipendente e le scoperte aiuteranno a informare il nostro Regolamento Globale di Tutela Ambientale e Sociale (Environmental and Social Safeguards Framework), così potremo garantire che il nostro lavoro rispetti gli elevati standard che imponiamo a noi stessi e a chi lavora con noi.

Aggiornamento sul quadro di salvaguardia globale

Stiamo lavorando attraverso la rete WWF per garantire che il nostro obiettivo sia quello di mettere le persone al centro della conservazione. Specificamente e con effetto immediato, stiamo:

• Rafforzando il WWF Environmental and Social Safeguards Framework (ESSF) per basarlo sulle politiche esistenti e sulle procedure per l’implementazione di queste nel nostro lavoro di conservazione;
• Stiamo creando un’unità di Salvaguardia Globale per gestire il nuovo Regolamento in modo coerente e universale nel WWF;
• Stiamo predisponendo un meccanismo indipendente di monitoraggio e revisione per indagare sui reclami presentati dalle comunità locali, basandosi sul meccanismo esistente degli informatori.

Stiamo anche pianificando una nuova serie di attività di ascolto e confronto con le popolazioni indigene e le comunità locali, esperti, organizzazioni non governative per la conservazione e per l’ambiente (Conservation and environmental NGOs), governi e organizzazioni per lo sviluppo.

Non solo comprendiamo la necessità di ascoltare le persone e le comunità più colpite ma ci assicureremo che siano attivamente coinvolti nella progettazione e nella realizzazione di progetti locali. Queste attività si svolgeranno nelle prossime settimane e mesi e saranno svolte in piena trasparenza riferendo di volta in volta sui nostri progressi nell’attuazione del quadro di salvaguardia e dei risultati di queste conversazioni.

Tutti questi sforzi, inclusa la l’Inchiesta indipendete, fanno parte del nostro più ampio impegno per garantire un futuro in cui le persone e la natura possano convivere in armonia.
 

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