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Stop all’inceneritore di Case Passerini

La sentenza del Consiglio di Stato, di fatto, sancisce l’impossibilità di procedere con la realizzazione dell’inceneritore nell’area di Case Passerini a nord di Firenze. “Confermando la sentenza del Tar, il Consiglio di Stato ne ribadisce l’annullamento dell’autorizzazione a…

La sentenza del Consiglio di Stato, di fatto, sancisce l’impossibilità di procedere con la realizzazione dell’inceneritore nell’area di Case Passerini a nord di Firenze. “Confermando la sentenza del Tar, il Consiglio di Stato ne ribadisce l’annullamento dell’autorizzazione a procedere per la realizzazione dell’impianto questo perché è stata sanzionata la mancata ottemperanza all’obbligo di realizzare preventivamente le opere di compensazione previste. Doveva essere fatto un parco di 50 ettari, dunque neanche l’inceneritore potrà più essere realizzato. Il Consiglio di Stato conferma questa impostazione che di fatto mette la pietra tombale sulla vicenda e chiude un conflitto oramai ventennale”, commenta l’avvocato Claudio Tamburini, legale dei ricorrenti.

“Già ci aveva fatto ben sperare la sentenza del Tar del Lazio dello scorso 26 aprile, che aveva rinviato il giudizio sulla conformità di tre articoli dello Sblocca Italia alla normativa UE: “con la sua ordinanza il Tar del Lazio, ha posto alla Corte di Giustizia europea tre questioni che mettevano in discussione l’intero impianto normativo dello Sblocca Italia, nella parte relativa agli impianti d’incenerimento, e più in generale alla pratica d’incenerimento come tipologia di trattamento del rifiuto”, sostengono le tre Associazioni che aggiungono: “Ora vedremo cosa farà la Giunta regionale toscana, che già ieri in Consiglio ha annunciato la volontà di promuovere una politica dei rifiuti sostenibile e ambientalista, in contrapposizione con la sua stessa maggioranza che ha invece confermato la scelta inceneritorista. Il Presidente Rossi ha indicato il mese di luglio come termine della revisione del piano dei rifiuti con l’inserimento del porta a porta e la raccolta differenziata”.

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