WWF e Legambiente, insieme al Comitato Golfo Agricolo di Segrate, hanno esultato alla lettura dell’ultima e definitiva, sentenza del Consiglio di Stato, chiamato in appello ad esprimersi sulla sentenza del TAR Lombardia del 27 febbraio 2015, che aveva già dato ragione alle due associazioni (e con loro, ai comitati di cittadini che si erano rivolti alle associazioni) nel loro ricorso contro le previsioni di ambiti urbanistici di trasformazione previsti dal piano urbanistico di Segrate e che, se realizzati, avrebbero fatto tabula rasa delle ultime aree agricole superstiti presenti nel comune milanese di cintura.
Si trattava di previsioni davvero smisurate, estese su quasi un milione di metri quadri di territorio comunale e largamente eccedenti le facoltà di consumo di suolo concesse dal piano territoriale provinciale. Ma approvate senza battere ciglio dal Consiglio Comunale di Segrate, all’epoca guidato dall’amministrazione del sindaco Adriano Alessandrini. La Sentenza del Consiglio di Stato chiarisce anche, in maniera incontrovertibile come giardini e aree private a verde funzionali solo all’edificazione, sono ad ogni effetto suolo urbanizzato.
La sentenza del Consiglio di Stato, depositata ieri, è netta e chiara, e destinata a costituire una pietra miliare nella giurisprudenza del nostro Paese, ancora sprovvisto di una disciplina legislativa per la tutela dei suoli agricoli e che attende da troppo tempo l’approvazione in Parlamento di un disegno di legge contro il consumo del suolo veramente efficace. Il supremo giudice non ha dubbi nel confermare punto per punto tutte le censure del TAR Lombardia oggetto di impugnativa delle controparti, a partire dalla legittimazione ad agire delle associazioni ambientaliste in materia urbanistica, dal momento che esse difendono un rilevante interesse diffuso alla tutela di un bene, il suolo, che il TAR Lombardia riconosce come bene comune.
Per Paola Brambilla, delegata WWF Lombardia: “Questa sentenza per noi e per i comitati cittadini che si sono mobilitati contro la colata di cemento è un risultato straordinario, e per chi oggi amministra Segrate deve diventare il punto di partenza per la pianificazione del superstite territorio agricolo il nuovo piano di governo del territorio del comune di Segrate deve essere a zero consumo di suolo, e il cosiddetto Golfo Agricolo deve diventare un’area di sperimentazione di agricoltura sostenibile e di compensazione delle pesantissime trasformazioni urbanistiche che Segrate ha subito negli ultimi anni”.