Una giovane Caretta caretta è in cura al Centro WWF di Lampedusa: ami e plastica i killer silenziosi che l’avrebbero uccisa senza l’intervento dei diportisti prima, che l’hanno recuperata in mare e consegnata al WWF, e del nostro Centro di recupero poi, che esiste grazie all’abnegazione di Daniela Freggi, e all’impegno di tanti volontari e dei veterinari.
“E’ un piccolo esemplare di circa tre anni – ci scrive Daniela Freggi, la biologa Responsabile del Centro – , recuperato su una delle scogliere di Lampedusa con una pinna impigliata in lenza e sacchi di plastica. Dopo aver fatto una lastra (tanto per essere sicuri) e proceduto alle medicazioni del caso, si spera di essere arrivati in tempo a salvarle l’arto”.
Ma la storia ce la racconta la giovanissima Rose Marie, che da due mesi è presente a Lampedusa come volontaria:
“L’imbarcazione si è avvicinata al molo…Nella poppa della barca giaceva Principessa, ferma, immobile. Grande quanto il palmo di una mano la piccola tartaruga Caretta caretta era stata trovata impigliata in un sacco. Ho passato la bacinella ai turisti che ve l’hanno posta dentro con il sacco accanto.
Dopo aver ringraziato di tutto cuore le persone che ci avevano portato il piccolo essere, Principessa è stata condotta in ambulatorio dove Aldo, il veterinario del centro di recupero, si è occupato di lei. La pinna posteriore ha un principio di cancrena, ma il veterinario non si dà per vinto e tenta tutti i rimedi per evitare l’amputazione dell’arto.
Con il bisturi ha pulito la pinna facendo fuoriuscire il siero e verificando che vi fosse sangue nell’arto. È concentrato, ce la mette tutta. Si fa dare dei piccoli consigli dalla biologa esperta e prosegue… C’è la farà? Lo sperano tutti. Adesso la piccola è in vasca e tutte le sere le mani di Aldo tenteranno di attivarle nuovamente la circolazione! Forza piccola che ce la farai! “
Rose Marie Scappin, volontaria per il 3° anno al Centro Soccorso Tartarughe Marine del WWF a Lampedusa
In questi giorni biologi e veterinari del Centro sono stati impegnati anche in una delicata operazione chirurgica, per salvare un paziente d’eccezione. “L’intervento si è reso necessario per estrarre una lenza ingoiata dalla tartaruga, che l’avrebbe altrimenti portata alla morte. Operazione perfettamente riuscita, paziente in ottime condizioni” ci dice Daniela Freggi.