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Storie di ordinaria conservazione in Nepal

Kathmandu, Nepal – Lo scorso 8 maggio, nell’area di Conservazione di Kangchenjunga, un altro esemplare di leopardo delle nevi è stato munito di radio collare.  L’esemplare, una femmina di circa 2 anni e dal peso di 30 kg,…

Kathmandu, Nepal – Lo scorso 8 maggio, nell’area di Conservazione di Kangchenjunga, un altro esemplare di leopardo delle nevi è stato munito di radio collare. 

L’esemplare, una femmina di circa 2 anni e dal peso di 30 kg, è stata monitorata con un collare GPS e rilasciata in natura ad una altitudine di 4,838 metri. 
Le popolazioni locali hanno deciso di chiamarla Yalung, dal nome dell’area dove si sta lavorando per sviluppare una regione di ecoturismo. Yalung è costantemente monitorata dal governo del Nepal, dal WWF e dagli scienziati locali. 

Con il monitoraggio di Yalung, sono già 4 i leopardi delle nevi dotati di radio collari nell’area di Kangchenjunga. L’iniziativa, avviata nel 2013, con il monitoraggio di un esemplare maschio, ha ottenuto progessivi sviluppi negli anni a seguire e oggi ci sono 2 maschi e 2 femmine monitorati nell’Area.

“È dal 2013 che il Nepal utilizza le tecnologie satellitari per il monitoraggio delle specie a rischio e questi strumenti sono fondamentali per raggiungere i nostri obiettivi di conservazione” ha dichiarato Man Bahadur Khadka, Direttore Generale del Dipartimento dei Parchi Nazionali e di Conservazione della biodiversità

I dati accumulati grazie all’uso dei radio collari permettono agli studiosi di scoprire movimenti, habitat e abitudini del leopardo delle nevi, ma sono estremamente utili anche per comprendere e indentificare zone di rischio e i biocorridoi che le collegano, nonché zone resilienti al cambiamento climatico e utili per futuri programmi di conservazioni. 

Queste informazioni sono utili anche per sviluppare piani di gestione degli habitat e per conoscere meglio la presenza del leopardo delle nevi sull’Himalaya. 

I dati già raccolti, hanno mostrato gli spostamenti dei leopardi delle nevi nella zona tra Nepal, India e Cina, con uno dei 4 esemplari che ha raggiunto l‘altitudine di 5,858m, la più alta latitudine documentata mai raggiunta da un leopardo delle nevi!

“Per protegere il fantasma delle montagne è necessario partire da dati scientifici” ha dichiarato Anil Manandhar, Country Repersentative di WWF Nepal. “È incoraggiante vedere che le popolazioni locali, gli scienziati e gli esperti di conservazione collaborano tutti insieme nella tutela del leopardo delle nevi.”

La spedizione è stata guidata dal Dipartimento dei Parchi Nazionali e della conservazione della biodiversità, dal National Trust for Nature Conservation, Kangchenjunga Conservation Area Management Council, da giovani biologi del WWF Nepal e da scienziati locali. 

Il WWF Nepal ha fornito supporto tecnivo ed economico per i radiocollari. 

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