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Tartarughe marine, si schiude il nido di Sciacca

Lieto evento la notte scorsa nella spiaggia di Sciacca (AG),  località “San Marco”, dove si è assistito alla prima fase della schiusa del nido che una Caretta caretta aveva deposto lo scorso 4 luglio. Oltre cinquanta tartarughine, protette…

Lieto evento la notte scorsa nella spiaggia di Sciacca (AG),  località “San Marco”, dove si è assistito alla prima fase della schiusa del nido che una Caretta caretta aveva deposto lo scorso 4 luglio. Oltre cinquanta tartarughine, protette dal recinto che i volontari del WWF avevano collocato, hanno raggiunto il mare e la libertà. L’evento ha “sorpreso” i volontari WWF che hanno seguito sin dall’inizio le sorti del nido. La schiusa infatti, complice probabilmente l’ondata di calore dei primi giorni di agosto, è avvenuta con largo anticipo: 51 giorni contro i canonici 60/70 delle nostre latitudini.
Deposto la notte del 4 luglio 2015, il nido è stato recintato e sorvegliato dai volontari del WWF, coordinati dai referenti locali del Progetto Tartarughe del WWF Italia. La bella notizia è stata subito comunicata alla Ripartizione Faunistico Venatoria di Agrigento alla Guardia Costiera di Sciacca (AG).

Il personale della Riserva Naturale di Torre Salsa (AG) e i volontari locali, hanno presidiato e continueranno a sorvegliare il nido fino alla schiusa delle ultime uova, alternandosi con turni di guardia, giorno e notte, per la loro tutela. Cresce intanto l’attesa per il secondo nido di Sciacca deposto il 20 luglio 2015.
“L’opera di sensibilizzazione del WWF fa sì che sempre più spesso vengano segnalati nidi e messi in sicurezza, grazie anche all’opera dei volontari che partecipano ai campi di sorveglianza” ha detto la Presidente del WWF Italia, Donatella Bianchi. “Questo prezioso impegno consente di operare per la salvaguardia di una specie minacciata in Mediterraneo dall’inquinamento da plastica, dall’impatto con i sistemi di pesca (ami, reti, lenze) e dalla presenza umana e la progressiva alterazione delle spiagge naturali, necessarie per il ciclo riproduttivo di questi straordinari rettili marini”.
Il Progetto tartarughe WWF prevede una serie di attività che vanno dal monitoraggio degli spiaggiamenti, alla riabilitazione presso i Centri di Recupero, fino alla collaborazione con i pescatori nell’ambito di progetti di ricerca e conservazione. Attività che rientrano nella più ampia campagna WWF per il Mediterraneo : per tutta l’estate con lo slogan #MyBlueMed verranno postate ogni giorno sui profili social WWF di diversi paesi che si affacciano sul bacino informazioni e immagini su specie, habitat e le tante attività di tutela messe in atto dall’associazione nel Mediterraneo.

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